Migranti e Siria: le minacce di Erdogan e i silenzi dell'Ue


Al presidente turco non bastano 6 miliardi di euro: si prepara a riversare in Grecia 4 milioni di rifugiati e mostra tutti i nuovi eurolimiti


di Francesco De Palo
Categoria: Francesco De Palo
08/09/2019 alle ore 17:20



Non sono bastati sei miliardi di euro. La nuova minaccia del presidente turco Recep Tayyip Erdogan nei confronti dell'Ue (aprirà le porte a 4 milioni di siriani) da un lato rende evidenti i nuovi limiti di Bruxelles e dall'altro lascia la Grecia in balia di un potenziale super flusso di migranti. 

Il nodo però non è ad Ankara, ma a Bruxelles che non è riuscita a giungere ad un accordo con i Paesi di partenza e quindi ha nelle mani una nuova mina vagante pronta ad esplodere in qualsiasi momento con il turco che decide, fisiologicamente, di riprendersi la scena e tentare un nuovo ricatto.

E'di tutta evidenza come se la Turchia dovesse decidere di aprire le proprie frontiere il sistema di asilo ellenico andrebbe al collasso nel brevissimo periodo. Anche la stampa tedesca lo certifica ("Il ricatto non è finito", si legge sul popolare quotidiano Bild) a testimoniare una contingenza ancora irrisolta. Sul punto si attende la posizione del neo presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che dovrebbe affrontare la disputa Ue-Turchia con un piglio certamente non ideologico ma nemmeno troppo diplomatico, visto che di ricatto si tratta e non di un qualche tavolo di civile trattativa.

Secondo Natasa Bertro, speaker della Commissione Ue, da Bruxelles sono già stati versati 5,6 miliardi di euro alla Turchia e che i restanti 400 milioni saranno bonificati a breve, come previsto dall'accordo siglato sui rifugiati. Per cui si annuncia infuocato il vertice bilaterale Grecia-Turchia in programma a fine settembre alle Nazioni Unite.

Riferendosi alle minacce del presidente turco sui rifugiati, il premier ellenico Kyriakos Mitsotakis ha affermato che Ankara dovrebbe capire che non deve minacciare l'Europa e la Grecia assegnando più risorse ai rifugiati. "Il problema europeo è anche il problema dei rifugiati - ha affermato - la discussione con Erdogan non dovrebbe essere condotta con minacce e protuberanze, è bene discutere con la Turchia. Se Erdogan vuole riavviare le relazioni greco-turche, deve dimostrarlo in pratica".

 

twitter@ImpaginatoTw