Dazi, negoziati e tensioni: cosa c'è di nuovo tra Usa e Cina


Il porto di Qingdao non accoglie una fregata degli Stati Uniti, ma Trump si dice ottimista


di Francesco De Palo
Categoria: Francesco De Palo
28/08/2019 alle ore 09:26



Si muove qualcosa tra le due super potenze dopo il G7 francese di Biarritz? E'ipotizzabile un nuovo tentativo di trattative nel bel mezzo della battaglia sui dazi tra Xi e Trump?

Il presidente americano fa trapelare un certo ottimismo sulla guerra commerciale con la Cina, proprio mentre ad una fregata militare Usa è impedito l'accesso ad un porto cinese. Non è semplice decrittare mosse e contromosse sull'asse Washington-Pechino, con anche l'accusa rivolta ai cinesi di reclutare spie sulla piattaforma Linkedin.

Trump si dice certo di non aver sbagliato tattica, dal momento che le sue consuete mosse votate all'attacco in tutti i negoziati gli hanno "fatto bene" nel corso degli anni. Ma la situazione con la Cina non è come gli altri fronti aperti e presenta peculiarità oggettive, che ne fanno un dossier completamente sui generis.

Ad oggi si è lontani da un accordo commerciale a lungo termine. A corredo ci sono le rassicurazioni della Casa Bianca, secondo cui i colloqui con Pechino sono stati ristabiliti, anche se funzionari cinesi hanno ribadito che non avevano intenzione di tornare al tavolo.

A dimostrazione di un clima ancora denso di tensioni c'è il versante militare: la Cina ha negato la richiesta di un cacciatorpediniere della US Navy di visitare la città portuale cinese di Qingdao. E'il secondo no in un mese. In precedenza Pechino aveva negato una richiesta da parte della nave da carico della marina statunitense Green Bay e dell'incrociatore Lake Erie per visitare Hong Kong. Erano i giorni delle proteste antigovernative a Hong Kong.

L'ultima visita di una nave da guerra statunitense in Cina risale al 2017 mentre l'ultima nave della Marina statunitense a visitare Qingdao è stata il cacciatorpediniere Benfold nel 2016. Nessun commento da parte del Ministero della Difesa cinese.

Sullo sfondo le parole che lo stesso Trimp ha dedicato al leader cinese Xi in occasione del G7 francese di Biarritz: "Una delle ragioni per cui lui è un grande leader e la Cina è un grande Paese è perché lui sa come va il mondo". Che sia il ramoscello di ulivo dopo mesi di fucili spianati?

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