“Money, get away. Get a good job with good pay and you're okay” cantavano i Pink Floyd nel 1973. Il denaro, ancora oggi, al centro delle primarie americane dei democratici che si arricchiscono di uno spunto programmatico in chiave, evidentemente, anti Trump. La candidata Elizabeth Warren cavalca la legge "Stop Wall Street Looting Act" al fine di frenare i regali a Wall Street e “smettere di succhiare il denaro al resto dell’economia”.
Nello specifico punta a modificare il codice fiscale per alterare il modo in cui il governo tratta il debito che queste società creano e chiede alle aziende di essere responsabili degli obblighi pensionistici delle società che acquistano.
Un manifesto programmatico che sa di sfida, quello della candidata dem, dopo che la legge è stata presentata sia alla Camera dei Rappresentanti sia al Senato degli Stati Uniti, anche dalla senatrice Kirsten Gillibrand, a sua volta candidata alla presidenza. L’obiettivo dichiarato è la guerra alla finanza che porta in grembo anche riverberi industriali e imprenditoriali legati al private equity.
E’questo il nemico messo nel mirino dalla Warren, considerato il vessillo ideologico dei dem in vista delle primarie del 2020, ma al contempo si tratta essenzialmente di un motore per la crescita e non di un pericoloso mostro a sei teste. Una guerra senza confine al private equity avrebbe come impatto quello di creare un danno a lavoratori, investitori e sistema-Paese.
Per cui un conto è voler eliminarlo per un piglio ideologico, altro è volerlo riformare per attualizzarlo alle nuove esigenze di società e imprese. Ciò che spaventa (elettori e finanza) potrebbe essere la furia ideologica legata alla contingenza elettorale che detti l’agenda di dossier che, invece, necessitano di programmazione e lucidità.
Warren però tira dritto e osserva che le società di private equity investono capitali privati per acquistare società in difficoltà, ma in questo modo “rapinano le compagnie e poi le lasciano crollare”, costando i posti di lavoro all'economia. Di contro secondo i difensori del private equity il loro apporto riguarda la modernizzazione di soggetti in difficoltà.
Un altro derby, dopo quelli attivati da Trump in occasione delle scorse elezioni che, nonostante tutto, gli hanno fruttato moltissimi voti. Vien da pensare che, riguardo alla strategia dei dem, sarebbe utile andare oltre lo scontro ideologico su temi basilari, per affrontare i mille problemi di un gigante come gli Usa con spunti costruttivi e senza retorica alla Corbyn.
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