Regionali, ecco perché Avanti Abruzzo sostiene Legnini. Parla D'Ambrosio


"Il M5s? Basti guardare al governo nazionale e le gaffe che quotidianamente compiono nel nostro Paese"


di Anna Di Donato
Categoria: ABRUZZO
17/01/2019 alle ore 08:21



Regionali, ecco perché Avanti Abruzzo sostiene Legnini. Parla D'Ambrosio tra strategie, cambi di programma e nuove alleanze. Per il centrosinistra c’è il supporto della lista civica Avanti Abruzzo, i cui vertici sono al lavoro per l'evento in programma all'Aquila il 18 gennaio. Ecco la visione di uno dei promotori della lista civica, Giorgio D’Ambrosio

Perché AvantiAbruzzo sostiene Giovanni Legnini?

Noi sosteniamo Giovanni Legnini in considerazione del ruolo in cui si è posto. Innanzitutto per la sua lunga esperienza maturata in questi anni, in ruoli anche istituzionali che ne garantiscono la totale adesione al progetto abruzzese. In secondo luogo, perché ha creato un’alleanza vasta, espressione anche della società civile, dei movimenti civici dove non c’è un partito che fa da dominatore come è avvenuto in passato, ma siamo tutti uguali, alla stessa portata, con un programma che poi andremo tutti quanti a condividere. 

Quali argomentazioni programmatiche vi hanno convinti?

L’impegno. Tutti quanti dicono: "faremo, faremo…". Con Legnini c’è un impegno preciso, quello di utilizzare al meglio le risorse, innanzitutto per l’occupazione. Se non diamo occupazione ai nostri giovani, la nostra Regione si impoverisce dei talenti nostrani, costretti a emigrare. Secondo aspetto sono le infrastrutture: abbiamo infrastrutture da completare ma sopratutto da rendere agibili. In terzo luogo, c’è la ristrutturazione della macchina amministrativa: non si possono far perdere giornate e mesi alle aziende e alle imprese, ai cittadini che hanno bisogno della burocrazia e della macchina regionale. Infine, bisognerebbe ristrutturare gli enti strumentali: dobbiamo eliminare gli sprechi per arrivare a una sanità che sia alla portata di tutti e che garantisca anche le aree interne. 

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I tre errori che la nuova Giunta regionale dovrà evitare assolutamente.

Innanzitutto la gestione personalistica. Dobbiamo fare una gestione collegiale, che coinvolga tutte le persone e i partiti, i movimenti che hanno contribuito alla vittoria. Quindi non autoreferenzialità ma collegialità. Dialogare, oltre che con gli eletti, con le persone.

Girare, essere presenti sul territorio. Le nostre aziende e i nostri cittadini hanno voglia di essere resi partecipi di ciò che si fa nella cosa pubblica. Non credo che se c’è un governo nazionale di destra, la Regione deve essere di destra. Noi dobbiamo dialogare col governo nazionale anche della nostra diversità, ottenendo i risultati che i nostri cittadini si aspettano. 

Infrastrutture, ambiente e occupazione: cosa propone AvantiAbruzzo?

Per quanto riguarda l’occupazione, riteniamo che oltre ai fondi che ci vengono concessi annualmente dal governo nazionale e dalla Comunità europea, dobbiamo integrare questa dotazione con ulteriori risorse per incentivare le aziende abruzzesi a procedere all’occupazione di giovani a tempo indeterminato. Per ciò che concerne le infrastrutture, esse vanno completate perché è inimmaginabile non rendersi conto di dover completare le opere avviate, facendo sì che queste risorse spese nel corso degli anni vengano buttate al vento. Dobbiamo inoltre tutelare l’ambiente, incentivare le fonti alternative. 

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Sul gas a Bomba quale la vostra posizione? 

Non sono contro a priori, appartengo alla categoria di coloro che ritengono che non tutti siano in grado di decidere per tutto. Sono i tecnici che devono decidere se è un’opportunità o meno questo impianto e se effettivamente può danneggiare la collettività. Se è un danno per la collettività, sono contrario. 

Il M5s promette onestà e rinnovamento: può bastare?

Siamo tutti onesti, lo siamo anche noi. Dobbiamo saper distinguere…non possiamo condannare un’intera classe politica ma coloro che hanno sbagliato. Bisogna sempre aspettare i processi definitivi, la corte di Cassazione. Per quanto riguarda il rinnovamento, loro sono sempre gli stessi, non vedo poi questo gran rinnovamento.

È una pagina che stanno scrivendo ma non è detto che un regolamento eccessivo, esagerato e svelto porti al governo una classe politica credibile e capace. Basti guardare al governo nazionale e le gaffe che quotidianamente compiono nel nostro Paese. 

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