Debito, investimenti e tasse: ricetta Trump anche per lo stivale?


Per creare posti di lavoro e rompere il blocco sistemico, occorre creare le basi per nuovi investimenti, non farli fuggire


di Francesco De Palo
Categoria: Editoriale
12/10/2018 alle ore 23:03

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Rinvigorire i consumi interni, stimolare la produzione in casa propria, abbassare le tasse alle imprese che, quindi, possono assumere.

Sono le tre mosse che hanno caratterizzato fino ad ora la gestione Trump negli Usa, con risultati che stando alle classifiche stilate da autorevoli istituzioni internazionali, dicono che la disoccupazione è al 3,9% (dati primavera 2018).

Gli Stati Uniti hanno un debito altissimo e le note spese militari record, ma hanno tentato la via della trasformazione per non perire di concorrenza cinese. La finanza pubblica può trarre beneficio da un elementare quanto coplicatissimo algoritmo.

Per creare posti di lavoro e rompere il blocco sistemico che attanaglia l'Italia, occorre creare le basi per nuovi investimenti, non farli fuggire. Un primo passo potrebbe essere quello di una riforma giudiziaria che abbatta i tempi e i modi della giustizia amministrativa e di quella legata alle cause di lavoro.

Si tratta di due scogli che, accanto alle tasse elevate, scoraggiano gli investitori a scegliere l'Italia come sede di nuovi business. I ricorsi al Tar con il conflitto di competenze è oggettivamente un passaggio tanto lungo quanto dirimente per lavori pubblici e appalti. Non dico di arrivare al record cinese, dove in una notte si abbatte un condominio per far passare un nuovo ponte, ma di certo nemmeno alle lungaggini italiane che nessun governo ha sanato.

Idem per le cause di lavoro, da decenni indirizzate su binari lenti e a singhiozzo che tutti, a parole, intendono riformare ma che poi nessuno effettivamente trasforma.

Gli antichi costruivano le città sulle rive di un fiume, o vicino ad un porto da sfruttare, o ancora nei pressi di una rigogliosa sorgente o di una miniera. Come dire che in assenza di un quid, città e carovane semplicemente sceglievano di partire alla ricerca di nuovi lidi: ciò che sta accadendo di nuovo a neo laureati, professionisti e aziende che mollano lo stivale.

Per invertire la tendenza serve mettersi a studiare, senza urlare alla luna. E imitare, magari, chi qualcosa sta portando a casa.

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