Gravina non ce la fa: in via Allegri arriva il commissario Malagò (in tandem con Billy)


Dopo l'esclusione dai Mondiali di Russia, sembra che l'Italia del pallone alla sconfitta ci abbia fatto il callo


di Federica Rogato
Categoria: ABRUZZO
30/01/2018 alle ore 14:07

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Sembra che l'Italia del pallone alla sconfitta ci abbia fatto il callo. Non bastava la mancata qualificazione per il mondiale di Russia. No.

L'Italia del pallone esce sgretolata anche dalla mancata elezione di un presidente che avrebbe avuto – e avrà - il compito di fare tabula rasa: non c'è alcun coccio da raccogliere e da incollare, c'è solo un contenitore (capiente) da realizzare ex novo in grado di accogliere tante anime quante sono quelle del calcio tricolore. Commissario sarà Malagò con vice Billy Costacurta.

 

SCONFITTA A TAVOLINO

Gabriele Gravina (abruzzese in predicato di un buon risultato, così come poi è accaduto in verità), Cosimo Sibilia e Damiano Tommasi: nei giorni precedenti, e anche tra un voto e l'altro, si sono rincorsi, hanno parlato, hanno trovato punti in comune.

Ma è stato un pourparler che non ha portato a nessuna soluzione concreta: ieri l'assemblea elettiva che avrebbe dovuto sancire - dopo settanta giorni di deserto - il successore di Tavecchio è finita con un nulla di fatto consegnando all'Italia le ceneri, neppure fumanti, di quei ricordi di grandezza calcistica che fu.

Vincono le schede bianche: al primo turno Sibilia aveva il 39.37%, Gravina il 37.06% e Tommasi il 22.34%: Tommasi rifiuta l'etichetta di ago della bilancia e continua la sua corsa a tre e al secondo voto Sibilia sale al 40.41%, Gravina scende al 36.29 e Tommasi al 22.23% per ripetersi in maniera quasi analoga, alla terza. Al ballottaggio Sibilia-Gravina è il trionfo delle schede bianche come bandiere con la scritta a caratteri cubitali "ci arrendiamo" e ora si correrà ai ripari.

 

CONI AL VAR

E c'è tutto da rivedere: ma non basta una prova tv a capire cosa è accaduto e a trovare soluzioni. L'ipotesi commissario era stata già presa in considerazione dallo stesso numero uno del Coni prima del flop elezioni e solo dopo aver constatato la mancanza di unità d'intenti da parte dei candidati.

Prima di tutti aveva parlato il ministro dello Sport Lotti intervenuta al Forum di Siga: "Quella di ieri è una sconfitta di tutti. Sapevamo che non era con le dimissioni di Tavecchio che si sarebbero risolti tutti i problemi. Ma il calcio italiano può sfruttare questa occasione per ripartire. Ripartire probabilmente dal basso, da come si insegna il calcio. Ma forse anche dalle regole e dagli statuti, però non voglio anticipare quello che sarà il lavoro del commissario".

 

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