Corrono i cavalli, corrono. Spettacolo quindi assicurato per questo Granprix d’Europa. Ed è adrenalina pura tra gli aficionados di questa classica che appassiona tuttavia quasi esclusivamente gli scommettitori più incalliti.
Anche stavolta la griglia di partenza vede schierati ai nastri di partenza, l’uno accanto all’altro, fuoriclasse attempati (e pure un poco sciancati) insieme a scalpitanti puledri. Si, spettacolo assicurato a quest’ennesimo Granprix d’Europa che si corre con scadenza quinquennale.
Perché se vincere significa confermarsi, gettare le basi per futuri successi; perdere, equivale a ribaltarsi. Anche questa volta i bookmakers hanno stabilizzato solo nelle ultime ore, le loro preferenze e le rispettive quote. Quelle in nostro possesso dicono comunque più di conferme che di novità clamorose.
Favoritissimo - com’era logico attendersi - viste le performance dell’ultimo anno “Felpa di Capitano”, accreditato anche dagli allibratori più prudenti di un fantastico 28/30% netto che lo laureerebbe campione per distacco. Segue, seppur ad alcune lunghezze, il giovanissimo “Gigino dalle Bande Gialle” accreditato di un significativo 22,5 che, dopo l’exploit dello scorso anno al Granprix d’Italie, si vedrebbe costretto a cedere la prima piazza, mantenendo comunque il primato nazionale.
Con quasi mezzo giro di ritardo sul duo di testa, con un discreto 19 tondo, “Zigano Romanesco” si avvia a diventare il terzo incomodo che però non scomoda ne’ spaventa nessuno, vittima probabilmente dell’impossibilità di liberarsi delle pesanti bisacce toscane e parioline che ne hanno complicato e non poco la sgroppata.
Il vecchio “Varenne”, il pluripremiato campione degli anni passati, che ha voluto comunque esserci nonostante l’età, potrebbe essere il primo dei cavalli fuori dal podio con un risultato di 8/10 che tuttavia dimezzerebbe la sua precedente, ultima performance.
Più staccata ancora, ma con la possibilità di accedere ai premi di consolazione c’è quindi la cavalla romana “Sora giorgina” accreditata di un lusinghiero 5/6 % che renderebbe credibile la successiva galoppata per sottrarre al vecchio “Varenne” biada e gloria residua.
Anche l’oramai attempata “Turbante radicale” ambisce ad acchiappare uno degli ultimi quattro premi, ma la sua andatura, seppur trasversalmente sponsorizzata, corre sul filo del nulla di fatto, essendo accreditata di un oscillante 3/4. Dietro, infine, sarà solo trotto di pura testimonianza. Anche se è pur vero che quando i cavalli corrono, lo spettacolo è sempre assicurato.
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