Valgono 16 miliardi di euro le cartelle potenzialmente rottamabili grazie alla pace fiscale, che registra un parametro oltre le 1,7 milioni di adesioni. Mentre sono 5 milioni, su una platea di circa 12 milioni, i contribuenti che si sono visti stralciare in automatico micro-cartelle da 1.000 euro ricevute da Equitalia tra il 2000 e il 2010.
A fornire un bilancio della chiusura della rottamazione-ter delle cartelle e del saldo e stralcio, ossia la sanatoria per i soggetti in difficoltà economica con un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) fino a 20mila euro, sono stati il viceministro all’economia Massimo Garavaglia e il sottosegretario all’economia Massimo Bitonci.
La rottamazione delle cartelle affidate all’agente pubblico della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017, seppur giunta alla sua terza edizione, ha fatto registrare un’adesione anche oltre le aspettative: oltre allo sconto di sanzioni e interessi, a far da traino alla nuova definizione agevolata ha contribuito la possibilità di chiedere e ottenere un piano di pagamento delle somme dovute dilazionato fino a cinque anni.
Complessivamente le adesioni sono state oltre 1,225 milioni, a cui se ne devono aggiungere almeno altre 200mila non ancora lavorate perché trasmesse in questi ultimi giorni. Di queste oltre 478mila sono state recapitate all’agenzia entrate-riscossione direttamente via web attraverso le tre differenti aree (pubblica, riservata e professionale con EquiPro). A queste inoltre vanno a sommarsi anche le oltre 266mila inviate con posta elettronica certificata (Pec). Le restanti 600mila sono state consegnate direttamente allo sportello o inviate via posta. Il sottosegretario Massimo Bitonci ha precisato che sono state cancellate anche le micro-cartelle Inps mentre restano aperte quelle con le casse.
Per quanto concerne il “saldo e stralcio” non si superano le 300mila adesioni (277.621), ovvero le adesioni alla sanatoria per chi ha un Isee fino a 20.000 e che consente di chiudere i conti versando un quota a forfait (16, 20 e 35%) a seconda del livello del reddito dichiarato ai fini Isee del nucleo familiare (da un minimo di 8.500 euro fino a un massimo di 20mila euro).
Forse a sorpresa tra le adesioni al condono dei contribuenti in difficoltà economica, non trasmesse via web, spiccano le 24.116 istanze della Lombardia, oltre 5mila in più di quelle presentate in Puglia (19.024) e quasi 10mila in più di quelle consegnate in Campania (15.738).
Confermata infine la riapertura dei termini: già scritto un emendamento al decreto crescita per la riapertura dei termini della pace fiscale, abbastanza breve sicuramente fino a luglio, probabilmente anche fino ad ottobre, per dare la possibilità a chi è rimasto fuori di aderire, mettendo in chiaro che la nuova pace non riguarderà il 2018. Quella infatti è riscossione ordinaria e il tema potrà essere ripreso nel 2020, con almeno un anno di riscossione ordinaria alle spalle.
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