Pescara, i tre esposti sui concorsi del Comune


Presenti in massa come candidati moltissimi staffisti dell'ex presidente della Regione Luciano D'Alfonso. Coincidenze, sicuramente


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
14/05/2019 alle ore 09:23



Ci sono tre esposti alla procura della repubblica sui concorsi del Comune di Pescara. Quelli di cui ha parlato Maperò il 6 maggio scorso e in cui sono presenti in massa come candidati moltissimi staffisti dell’ex presidente della Regione Luciano D’Alfonso. Coincidenze, sicuramente. Ma negli esposti si parla anche d’altro, si parla di sospetti, di procedure non corrette, di punteggi sproporzionati.

Concorsi che si spalancano come autostrade per molti fedelissimi: dalla Regione al Comune di Pescara il passo è breve, brevissimo. Sono nove i concorsi che l’amministrazione a guida Marco Alessandrini mette in cottura a partire dal mese di dicembre 2018, ed è solo un caso che in quell’istante molti degli staffisti siano a spasso perché Dalfy si è dimesso ad agosto, e in ogni caso la legislatura sta per finire: istruttore contabile, istruttore direttivo contabile, istruttore amministrativo, istruttore direttivo amministrativo, istruttore direttivo geologo, istruttore tecnico, istruttore direttivo tecnico, autista, istruttore direttivo culturale, due posti per ogni bando, in tutto 18 posti. Così pare, anche se all’atto pratico saranno molti ma molti di più.

Quale migliore occasione per i giovani, e anche per gli ex staffisti rimasti senza lavoro. Ma non solo: tra i partecipanti ci sono esponenti a vario titolo del Pd ma anche (a vario titolo) di Forza italia. E non è un caso che nessuno dei partiti di opposizione abbia ancora sollevato un dubbio o presentato un’interrogazione: la risposta c’è, ed è nell’elenco qui sotto.

E’ invece un caso, sicuramente, che molti ex collaboratori del presidente, grazie alle competenze e alle esperienze maturate alla Regione Abruzzo, siano arrivati nei primissimi posti delle classifiche provvisorie: c’è Erica Bassano al primo posto del concorso per istruttore direttivo amministrativo categoria D con un punteggio di 59, lei è stata componente della stazione unica di committenza e che ha avuto accesso al dottorato di ricerca dell’Università di Teramo grazie ai posti riservati alla Regione dalla convenzione sottoscritta con l’ex rettore Luciano D’Amico, fidanzata di Angelo Orsini, segretario del circolo Pd di San Giovanni Teatino.

E si trovano in buona posizione Anna Zoccolante, la moglie di un altro ex staffista di Dalfy (in mobilità dalla Camera di commercio di Chieti) ora diventato consigliere comunale Andrea Marconi, e c’è anche Rita Mingolla, figlia del comandante della stazione dei carabinieri di Pescara scalo apparso a volte in pubblico insieme al governatore, c’è Carmen Ranalli (punteggio 55,19), prima fedelissima di Donato Di Matteo poi, dopo la rottura con Di Matteo, staffista di Dalfy e dopo qualche tempo entrata alla Regione a pieno titolo grazie a un concorso che promosse lei insieme alla Antosa e alla D’Avolio.

E’ ancora consigliera dell’Arap, anche lei Pd. In graduatoria c’è anche Gioia Smerilli, altra staffista e figlia di un vecchio collaboratore di Dalfy, quell’ex cancelliere del tribunale che non lo lascia mai un minuto, c’è Annacarla Valeriano, ricercatrice dell’Unite poi passata nello staff anche lei ma agli ultimi posti della preselezione e quindi probabilmente non ce la farà (ci riproverà con il concorso da istruttore culturale); e infine Cristiana Di Tommaso, un’altra staffista della seconda ondata.

Staffisti a parte, nel concorso per istruttore amministrativo categoria C c’è anche l’ex assessore della giunta Alessandrini, Laura Di Pietro, punteggio 56,05 e c’è Simona Giordano, collaboratrice dell’assessore Antonella Allegrino.

E sempre al concorso per istruttore amministrativo, categoria C, ritroviamo Rita Mingolla, questa volta terza, la Zoccolante al sesto posto, c’è Sabrina D’Alessandri ex collaboratrice di D’Alfonso, figlia del capo di gabinetto del Comune di Pescara degli anni Novanta morto qualche anno fa, che qui è al quindicesimo posto ma è prima al concorso di istruttore tecnico livello D, e qui ritroviamo anche la Valeriano.

Al concorso per istruttore direttivo culturale gli ammessi di dalfonsiana memoria sono tre: sempre la Annamaria Valeriano e poi Manuela Rosati mentre prima è Roberta Pellegrino con 59 punti, candidata in una lista d’appoggio a Dalfy alle Regionali del 2014 e poi assunta a tempo determinato al Comune di Pescara.

Nomi conosciuti, ma è normale: mai visti tanti concorsi in pochi mesi, e allora è normale che anche Simona Boschetti, nipote del noto imprenditore del Chietino Guglielmo Boschetti partecipi a quello da istruttore contabile categoria C, e che sia al nono posto nella selezione per autisti proprio l’autista di Dalfy, Giancarlo Carosella.

Ma ci sono anche altri nomi conosciuti: nel concorso da istruttore direttivo tecnico c’è Raffaella Bettoni, compagna di Angelo Giuliante, dirigente del settore Sport del Comune molto vicino ad altri due dirigenti comunali, Guido Dezio e Tommaso Vespasiano, e la socia di studio (è architetto) Rosanna Gualtieri; c’è Luana Rapino, con punteggio 54, dipendente comunale e moglie di un sindacalista influente come Vito Dimilia; c’è Mario Balloni, funzionario del Comune di Pescara dove lavora di supporto al Rup; nel concorso da istruttore contabile c’è il segretario del sindaco Sandro Cascella, in quello da istruttore culturale d’è Dania Di Giacomo, altra moglie di dipendente comunale; nel bando di direttore tecnico c’è Antonella Di Prinzio, a parità di punteggio con il dipendente comunale Mimmo Lucci.

C’è, nel concorso da istruttore amministrativo Luca D’Onofrio, figlio della segretaria del gruppo di Forza Italia Loredana Viggiani (che fu coinvolta nell’inchiesta sui concorsi truccati di Montesilvano, poi prescritta) che con Andrea Mammarella lavora già in Comune come interinale, fornito dalla società Etica. C’è, nel concorso da istruttore direttivo contabile il giovane Francesco Gallo, anche lui vicino al Pd e ad Antonio Blasioli.

Ma gli esposti non parlano solo di nomi, parlano anche delle tecniche di concorso: la società che ha organizzato le pre-selezioni, la stessa che si occupa anche della fornitura del lavoro interinale per il Comune, ha utilizzato 60 test su 100 con domanda a risposta multipla (1 su 4), una procedura che ha fatto sorgere qualche dubbio per il fatto che tutto sommato 60 test estratti su un totale di cento siano veramente pochi per fornire garanzia di correttezza.

In un esposto si parla poi dei punteggi attribuiti ad alcune persone: 59 su 60 sono davvero molto alti, troppo alti. Gli esperti sostengono che una persona di ottima cultura, elevata esperienza e professionalità (e non certo un giovane alle prime esperienze lavorative) arriva a totalizzare un punteggio massimo di 52-53.

E’ certo che tutti, fedelissimi di Dalfy compresi, hanno presentato le domande un po’ in tutti i concorsi, e in qualche parte si sono piazzati male e in altre meglio o addirittura nei primissimi posti.

Nelle commissioni di concorso c’è, tra gli altri, Emanuela Grimaldi, la ex dirigente della Asl di Teramo e compagna del presidente della sezione civile del tribunale di Pescara Carmine Di Fulvio presa da Dalfy lo scorso anno per il Servizio Farmaceutico della Regione Abruzzo e da poco nominata dal nuovo presidente della Regione Marco Marsilio direttore del Dipartimento alla presidenza e ai rapporti con l’Europa (nomina aspramente contestata dal sindacato dei dirigenti Direr). Lei è anche coordinatrice della commissione di valutazione per i nuovi direttori generali delle Asl.

Va bene, si dirà, ma perché puntare il dito su chi è a fondo classifica? Intanto i posti in palio non saranno soltanto due per ogni concorso, perché in realtà al Comune di Pescara con la legge Fornero stanno per andare in pensione entro il 2019 circa 35 persone, e con quota 100 ci andranno altri 30-40. In tutto quindi una settantina di posti liberi in pochi mesi. E nel triennio la cifra crescerà ulterioriormente: i pensionandi diventeranno circa 150. E non finisce qui, non ancora: in realtà i concorsi fungeranno da serbatoio al quale dovranno attingere anche gli altri Comuni per i prossimi tre anni, e questo perché sono stati approvati prima della Finanziaria.

ps: Tradotto vuol dire: chi è dentro è dentro chi è fuori è fuori, chi non ha partecipato a questi concorsi può scordarselo un posto di lavoro in un ufficio pubblico comunale. Può scordarselo, un posto di lavoro.

 

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