Abruzzo terra d'intelligence, sono proprio abruzzesi alcune importanti personalità nei Servizi segreti. Lo riferisce, nel seminario Il futuro dell'Intelligence, il deputato Antonio Zennaro componente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica): "L'Intelligence è al servizio di chi ci governa".
Nel seminario su Il futuro dell'Intelligence si è parlato anche del ruolo degli 007 riferito alle imminenti elezioni europee. Ne ha trattato Antonio Teti, docente di cyber intelligence e responsabile del settore sistemi informativi e innovazione tecnologica dell'università D'Annunzio: "Voi fate intelligence e non ve ne rendete conto, lo fate con la raccolta di informazioni. Si fa intelligence istituzionale e sociale e anche da un punto di vista politico - spiega l'esperto che proprio dalla mole di dati recuperabili in rete nasce una nuova figura professionale quella dello scienziato dei dati: "Acquisire info, estrapolarle e trasformarle in prodotto di conoscenza" anche il docente confida sulla tecnologia di quinta generazione - La 5G è una svolta per essere in connessione ovunque" la rete wireless 5G pone un problema di riservatezza dei dati personali, di privacy sottolinea Teti.
Il sottosegretario alla difesa, Angelo Tofalo, propone la defiscalizzazione dei costi d'investimento in sicurezza per le imprese e aggiunge l'istituzionalizzazione dei progetti di security. Quanto si affronta il caso della chiusura delle 24 pagine di fake news su Facebook, notizia di queste ultime ore, il sottosegretario Tofalo tiene a precisare che se circa metà degli account rimossi era a sostegno della Lega gli altri riguardavano il Movimento 5 Stelle.
Robert Gorelick, ex capo della Cia (Central intelligence agency) in Italia, indirizza i servizi ad un importante e nuovo compito: "Devono pensare molto ai profili - soprattutto garantire una maggiore copertura agli agenti perché rispetto al passato sono molto più esposti con questa tecnologia - Il servizio può anche creare un'azienda per assumere gli ufficiali .. quelli che operano dentro però non possono formarsi assieme a quelli che stanno fuori".
L'obiettivo è rubare segreti, per Gorelick ce ne sono di meno oggi, ma sono più importanti. Si tratta di quelle informazioni difficile da trovare rispetto alle fonti aperte. "Informazioni necessarie per la sicurezza del proprio Paese - aggiunge il dirigente che per 30 anni ha vestito i panni dell'agente segreto - Le intelligence devono trovare metodologie, modelli nuovi e collaborare tra loro. Le comunicazioni dirette con gli informatori, il cambio d’identità e i camuffamenti ora non hanno più senso rispetto alla possibilità di far viaggiare le informazioni in tempo reale".
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