CANTINE APERTE 2017 L'ABRUZZO DELL'ENOTURISMO


Al via la 25esima edizione di Cantine Aperte, il tradizionale evento organizzato da Movimento Turism



Categoria: Eventi e Cultura
16/05/2017 alle ore 11:25



Al via la 25esima edizione di Cantine Aperte, il tradizionale evento organizzato da Movimento Turismo del Vino che vede partecipe l'Abruzzo con 25 cantine distribuite sulle quattro provincie. Degustazioni, eventi sportivi, musicali, artistici e attività en plen air animeranno il 27 e 28 maggio prossimo le colline abruzzesi in questa grande festa collettiva in onore della viticoltura. (Info su: www.mtvabruzzo.it) L'evento, che mobilita migliaia di appassionati del vino rappresenta, senza ombra di dubbio, la manifestazione più famosa della realtà enoturistica regionale. Il comparto vive nell'ultimo periodo uno stato di florida popolarità, grazie ad alcune iniziative che hanno suscitato un certo clamore su scala nazionale ed internazionale. Ad aprire infatti le manifestazioni è stato il “Treno del Vino”- Anteprima Cantine Aperte, che ha proposto, nella giornata del 14 maggio, un suggestivo itinerario accompagnandosi al vino. Il treno d'epoca, organizzato dall'associazione “Le Rotaie”, ha viaggiato nell'antica tratta che da Sulmona arriva a Roccaraso fermandosi per tappe enogastronomiche nelle principali stazioni, animate allegramente da musiche e canti popolari. Ma non solo, va certamente ricordata la Fontana del Vino di Ortona, la cui notizia, nei mesi scorsi, ha fatto il giro del mondo, portando la nostra regione su tutte le riviste di Turismo&Travel raccogliendo così, l'interesse di molti operatori incoming. Ma sebbene il Montepulciano d'Abruzzo risulti essere il vitigno che “occupa” la maggior quantità di forza lavoro, sebbene la percentuale di territorio vitato sia lievitata negli ultimi lustri, l'enoturismo stenta ancora a decollare in Italia, e ancora di più in Abruzzo. Eppure sarebbe un elemento di importante alternativa giacché negli ultimi periodi lungo la costa abruzzese si sono registrati, con inquietante frequenza, divieti di balneazione. Qual è allora il gap da colmare per incrementare il valore di questo comparto turistico? Anzitutto andrebbero mosse importanti riflessioni circa l'efficacia del lavoro sinergico delle associazioni e dei consorzi che orbitano attorno questo settore, sia nella proposta turistica che nel posizionamento del nostro vino sul mercato; poi andrebbero considerati i canali di promozione turistica regionale, che nell'intento nobile di promuovere le biodiversità e le eccellenze gastronomiche abruzzesi, mostrano un'eccessiva frammentazione e conseguente dispersione delle progettualità e delle informazioni utili a finalizzare l'acquisto del prodotto turistico; fino ad arrivare all'organizzazione locale della proposta, che risulta spesso carente dal punto di vista promozionale e comunicativo. Va riconosciuto che molto si è fatto per l'enologia abruzzese, notevole è stato anche il contributo delle aziende produttrici che hanno in pochi anni perseguito e raggiunto obiettivi qualitativi eccellenti, noti ormai in tutto il mondo. Tuttavia il margine di miglioramento risulta ancora molto ampio, soprattutto analizzando il differenziale tra il fatturato potenziale e quello reale. I dati dell'enoturismo infatti, contano anche gli acquisti di prodotti in cantina, operazione che falsa il reale valore comparto ricettivo e, che una volta scorporati, riducono sostanzialmente il volume di fatturato dell'accoglienza all'interno delle aziende vinicole. L'enoturismo ha, anche in Abruzzo, un potenziale rilevante e potrebbe essere un'arma strategica da utilizzare immediatamente nell'ottica di salvare il salvabile del nostro turismo. Ci resta dunque solo una domanda: se non ora, quando?