Ferrovie, ripartono i lavori per il raddoppio Cefalù-Castelbuono


Infrastrutture: pronta la realizzazione del tunnel ferroviario


di Leonardo De Santis
Categoria: ABRUZZO
23/04/2019 alle ore 08:59



Dopo un lungo, quasi eterno inspiegabile silenzio delle istituzioni durato oltre 6 anni, è tornata a riaccendersi letteralmente la luce in fondo al tunnel: pochi giorni fa è stato inaugurato il cantiere per la realizzazione della Finestra di Sant’Ambrogio, nell’ambito del raddoppio ferroviario “Ogliastrillo-Castelbuono” sulla linea Palermo-Messina. 

Ciò sarà reso possibile grazie alla netta presa di posizione del colosso italiano Toto Costruzioni per un investimento complessivo di oltre 370 milioni di euro; un grande esoso impegno per i prossimi 4 anni e mezzo, che non solo permetterà il proseguimento del raddoppio già in esercizio tra “Fiumetorto-Ogliastrillo”, ma consentirà di migliorare le performance della linea Palermo-Messina con un incremento della capacità di traffico e quindi della regolarità e puntualità del servizio di trasporto. Sarà più semplice collegare così le località a vocazione turistica della costa nord della Sicilia con la città di Palermo e l’aeroporto di Punta Raisi.

Tra i lavori in programma c’è anche la soppressione di 7 passaggi a livello, a beneficio di un traffico automobilistico più scorrevole senza le interferenze costituite dagli incroci strada/ferrovia: tutto ciò dovrebbe essere portato a termine nel 2023.  A questo ambizioso progetto daranno il loro corposo contributo fornendo massimo impegno, oltre alla già citata capogruppo Toto Costruzioni, Italiana Costruzioni Infrastrutture, Esim, Alpitel e Armafer.

Dopo anni di stallo, il riavvio dei lavori è finalmente realtà: il cantiere, salvato e rivitalizzato, è un chiaro esempio di come la Sicilia abbia invertito la tendenza sulle infrastrutture nel segno di un percorso di stimolo, collaborazione e rilancio delle grandi opere per dare risposte concrete alle legittime aspirazioni dei siciliani.  Rfi (Rete ferroviaria italiana) ha adottato un efficace cambio di passo e i progressi ci sono: bisogna ora mantenere la linea intrapresa senza fare sconti a nessuno perché la Sicilia merita infrastrutture che la proiettino nella modernità.

L’imponente raddoppio dunque libererà la costa dai binari della vecchia linea e creerà un moderno collegamento con l’aeroporto di Palermo. Che sia davvero una ripartenza, dopo 4 anni dalla consegna dei lavori (partiti il 7 aprile 2015 ma subito fermati): l’amministratore delegato di Rfi, l’assessore regionale alle infrastrutture e l’impresa Toto hanno assicurato il loro impegno ad un avvio celere di un’infrastruttura da troppo tempo attesa dal territorio; l’auspicio è quello che non ci siano più battute d’arresto a beneficio del comprensorio Madonie e di tutta la Sicilia.

La realizzazione di un’infrastruttura ferroviaria tanto maestosa ha un significato che va oltre superando anche i confini della Sicilia stessa: lavorando nell’interesse dei progetti, di cui il nostro Paese ha enorme bisogno, le grandi opere possono essere realizzate anche nella nostra Italia. Il messaggio è chiaro: la Sicilia si rilancia e torna a rialzare la testa.

 

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