L'Aquila, tutte le priorità della II commissione consiliare


Parla il neo presidente Luca Rocci


di Anna Di Donato
Categoria: ABRUZZO
16/04/2019 alle ore 19:08



È stato eletto lunedì 15 aprile, il nuovo presidente della II commissione consiliare a L'Aquila. Si tratta del consigliere de L'Aquila Futura Luca Rocci, che ha battuto per un soffio contro il consigliere di opposizione Paolo Romano. Quali saranno le priorità del suo nuovo mandato? Impaginato ne ha parlato con il neo presidente della II Commissione Consiliare Luca Rocci. 

Ieri mattina (lunedì 15 aprile, ndr)  è stato eletto presidente della II commissione consiliare de L’Aquila con 14 voti, 2 in più rispetto a Romano. Si denota una spaccatura nella maggioranza per ciò che concerne il voto, perché?

Il nostro sostegno nei confronti del nostro sindaco Biondi è sempre lo stesso, nessuna spaccatura, oggi in commissione è stato soltanto dato seguito a quello che è stato fatto in questi 20 mesi di amministrazione nella II commissione. Più di una volta mi sono trovato a sostituire l’ormai ex presidente Lele Daniele in qualità di vice, questo credo sia stato determinante nella mia elezione.

Quali saranno le priorità del suo nuovo incarico?
La priorità sarà fare da collante tra i cittadini e la politica, cercando di porre la giusta attenzione alle tante problematiche che oggi purtroppo ancora esistono in una città come la nostra. 

Tra i suoi compiti ci sarà quello di interfacciarsi con Giunta e Consiglio. Che cosa si aspetta da questa collaborazione?

Sono sicuro che il rapporto con la Giunta e con il Consiglio (grazie anche alla mediazione politica di Roberto Santangelo e di tutta la realtà di L’Aquila Futura) sarà ottimo e costruttivo, improntato alla massima collaborazione. Chi mi conosce sa che sono una persona umile e con tanta voglia di fare; sono felice di poter lavorare con questi due organi per il bene della città, sicuro che si porteranno a casa tanti risultati importanti.


Quali le maggiori criticità della ricostruzione a 10 anni dal sisma?

La maggiore criticità della ricostruzione a oggi è lo stallo della stessa nelle frazioni. Il problema è stato più di una volta di tipo tecnico-amministrativo poiché tante pratiche, purtroppo, sono rimaste “appese” all’interno degli uffici. 
Oggi credo che anche con la variante alle NTA del comune, in particolar modo con la modifica dell’art. 46, Variante approvata nella penultima riunione del consiglio comunale, si potrà sbloccare e velocizzare quello che è l’iter della ricostruzione. Discorso diverso invece riguarda il centro storico dove le criticità non riguardano soltanto la ricostruzione materiale, importante sarà la ricostruzione sociale ed economica.

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