Non c’è soltanto la moglie del sindaco di Pianella nel cda di Ambiente spa, la nuova società dei rifiuti nata dalla fusione Ambiente, Linda e Attiva. C’è anche un’altra parente illustre: la sorella del primo cittadino di Manoppello, Giorgio De Luca: Alessandra De Luca, ingegnere ambientale, è stata nominata in contemporanea a Carla Ricci, moglie di Sandro Marinelli, e senza che i Comuni di appartenenza, Pianella e Manoppello, usassero l’eleganza di uscire o di astenersi.
E così, quella che è stata definita “Maritocrazia” diventa più genericamente “Famigliocrazia”: poltrone distribuite a mogli e sorelle (era già accaduto con la moglie del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi assunta nell staff del governatore Marco Marsilio), con estrema disinvoltura.
Ma d’altronde non è una grossa novità: la De Luca era stata già nominata amministratore unico della Sgt multiservizi srl di San Giovanni Teatino, di proprietà pubblica e in quota Forza Italia. Certo, è un ingegnere ambientale, ma per i parenti i cda come se piovesse.
La maritocrazia, lo chiamano così il nuovo virus che ha attaccato il centrodestra, a partire dalla moglie del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ingaggiata qualche tempo fa nello staff del presidente della Regione Marco Marsilio, per finire a quello che è accaduto al Consorzio comprensoriale per lo smaltimento dei rifiuti Ambiente spa, la nuova società nata dalle fusione di Ambiente, Attiva e Linda. Nuovo di zecca il consorzio, 30 soci, 300 dipendenti e un fatturato medio superiore ai 18 milioni di euro, pronto per accogliere a braccia aperte mogli e parenti, in segno di gratitudine magari per una candidatura, o per aver accompagnato per mano sotto l’ombrello della Lega un marito. Insomma, sarà quel che sarà: in ogni caso la signora Marinelli, moglie del sindaco di Pianella, è entrata nel cda di Ambiente. Insieme a lei una sorella illustre: Alessandra De Luca, sorella del sindaco di Manoppello Giorgio.
Accade il 25 febbraio scorso, alle 16 a Spoltore: all’ordine del giorno dell’assemblea del Consorzio c’è la nomina del cda, tre o cinque membri raccomandando che se si allarga a cinque dovrà essere rispettata la quota di genere. Quale migliore occasione. Ed ecco pronte le proposte: Massimo Papa, con funzioni di presidente su indicazione del sindaco di Pescara Marco Alessandrini. Papa è stato all’Aca e anche presidente di Attiva; poiGuido La Torre, con funzioni di vice presidente, indicato da Città S.Angelo; l’avvocato Massimo Santarelli e infine la ragioniera Carla Ricci, moglie del sindaco di Pianella Sandro Marinelli e l’ingegnere ambientale Alessandra De Luca, sorella del sindaco di Manoppello.
Il caso vuole che la Ricci sia stata candidata alle Regionali con la Lega grazie all’amicizia con Giuseppe Bellachioma, e che grazie a lei anche il marito, civico di centrodestra, sia transitato con Salvini proprio alla vigilia del voto.
Non sono incarichi gratuiti, proprio no. L’assemblea di Ambiente spa ha proposto un compenso annuo complessivo per il cda di 103.400,00 euro, per il collegio sindacale 18.900,00 euro e per i due revisori legali 17.874,00 euro. Nel dettaglio al presidente andranno 35.400,00 euro lordi, al consigliere delegato 26 mila euro lordi annui e ai tre consiglieri 14 mila euro lordi per un totale di 42 mila. Ma il bello deve ancora venire: la nomina dei componenti del cda è stata votata dalla maggioranza dei presenti, col voto (238 su 310 “azioni” votanti, corrispondenti al 65,38% del capitale sociale) anche del Comune di Pianella e da quello di Manoppello. Quindi il marito-sindaco o il suo delegato e il fratello-sindaco o il suo delegato non hanno avuto neppure l’eleganza di uscire o di astenersi. Un provvedimento subito contestato dai consiglieri di opposizione:
“È una manovra sconveniente deludente alla pari di certe logiche clientelari dalle quali il sindaco ha dichiarato più volte di voler prendere le distanze”
accusano Anna Bruna Giansante, Anna Ida Serge Giacomo e Denis Sposo,
“per Marinelli l’etica e la morale sono solo belle parole da sbandierare nei pubblici comizi che non applica invece nella vita quotidiana”. Questa, aggiungono, è vera e propria “maritocrazia” più che “meritocrazia”. O “famigliocrazia”, visto che i ponti d’oro vengono fatti pure alle sorelle.
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