Infrastrutture e tecnologia, ecco perché l'Italia ne ha assoluto bisogno


Il vertice dell'Ispi: "Sono decisive per la competitività del nostro Paese"


di Emma Derossi
Categoria: ABRUZZO
10/04/2019 alle ore 14:17



Infrastrutture e tecnologia. Queste le grandi protagoniste degli equilibri geopolitici, il fattore X della competitività del nostro Paese all’estero. Si tratta di un importante metro per misurare il sistema di un Paese tramite la capacità di realizzarle. È quanto sottolinea l’ambasciatore Giampiero Massolo, presidente Fincantieri e Ispi (Istituti Studi Politica Internazionale): “Rapporti e relazioni durature tra Paesi e aree geografiche passano ormai attraverso le grandi opere e le infrastrutture”. 

Proprio a tal proposito, l’Ispi ha presentato uno studio del nuovo Osservatorio sulle infrastrutture (con la partnership di McKinsey & Company) inerente le caratteristiche che un Paese dovrebbe avere per progettare e realizzare grandi opere, tra cui la capacità di avere una vision futuristica, lungimirante (a 10-20 anni) appoggiandosi a sistemi di finanziamento solidi e contando sulla presenza di una buona filiera industriale. 

ITALIA

Il nostro Paese, tuttavia, non sembra possedere proprio queste doti: "In 30 anni non siamo riusciti a fare opere pubbliche di cui parliamo dagli anni ’80 e che abbiamo progettato negli anni ’90 e di cui ancora oggi si discute”, ha commentato l’amministratore delegato di Salini Impregilo, Pietro Salini.
“I costi sono ormai incompressibili, perciò puntiamo sulla dimensione e competiamo nel mondo delle infrastrutture”.

È sulla stessa linea anche il presidente Anas Claudio Andrea Gemme che mette in evidenza come “oggigiorno tra il concepimento dell’opera e l’affidamento dei lavori trascorrano più di 5 anni…”. 
Si tratta di situazioni su cui il Governo ha tutta l’intenzione di intervenire secondo il vice ministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi che ricorda come  in Italia sia difficile non solo aprire cantieri, ma anche chiuderli “a causa delle crisi aziendali”.

E ribadisce come si tratti di nodi da affrontare come il tema del massimo ribasso e degli “appalti sotto i 5 milioni che vanno velocizzati come quelli più piccoli tramite affidamento diretto”. Per l’Italia le infrastrutture sono fondamentali in quanto il Mediterraneo sta diventando un contenitore di navi merci (ogni giorno di più) che usano poco i porti italiani. Statistiche recenti sottolineano come l’Italia investa solo il 2% nel trasporto marittimo rispetto agli altri Paesi. 

TECNOLOGIE

Non solo infrastrutture. Anche le tecnologie hanno un ruolo essenziale nel panorama economico del nostro Paese. Esse non vengono sfruttate a pieno come messo in evidenza da Raffaele Della Croce, senior economisti dell’OCSE e Nicola Sandri, partner McKinsey & company. Ci sarebbe un risparmio fino al 45% dei costi complessivi dei progetti infrastrutturali utilizzando automazione, sensoristica, big data e droni. 

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