La risposta di Freud: giovani mamme e mille paure


Il tema della protezione dei figli è di fatto un grande nodo generazionale


di Alessandra Rosa
Categoria: Chiedilo a Freud
08/04/2019 alle ore 07:36



Buongiorno dottoressa, 

mi chiamo Marina e sono una giovane mamma di 24 con mille paure! Ho un bambino di quattro anni e in alcuni momenti non so come comportarmi con lui, specialmente quando si spaventa per qualcosa...so che non posso proteggerlo da tutto ma potrebbe darmi qualche consiglio per gestire nel migliore dei modi il mio bambino quando si spaventa molto?

Marina D.

 

Cara Marina,

capisco la tua preoccupazione, sei una giovane mamma e le preoccupazioni sono all’ordine del giorno! È difficile in alcuni momenti sapere cosa fare quando un bambino si è spaventato molto!

Per prima cosa anche se può sembrare banale bisogna prevenire il più possibile, quindi distrarsi il meno possibile e prestare la massima attenzione a ciò che il bambino sta facendo. Ecco alcuni esempi di prevenzione:

-prese elettriche: è opportuno utilizzare delle cover a incastro che rappresentano un deterrente fino a quando il bambino non impara a toglierle. Successivamente bisogna insegnargli la pericolosità dell’elettricità;

-cibo: va selezionato in base alle capacità di deglutizione e masticazione compatibili con l’età del bambino per evitare un eventuale soffocamento. Bisogna insegnare al bambino che quando si mangia non si corre e non si salta;

- oggetti di piccole dimensioni: non bisogna per mettere ad un bambino di giocare con oggetti di piccole dimensioni altrimenti c’è il rischio che potrebbe inghiottirlo e di conseguenza soffocare.

Nel caso in cui dovesse accadere che il bambino possa trovarsi in pericolo, l’adulto seppur non è semplice, deve restare calmo senza farsi prendere dal panico e valutare se far intervenire altre persone o eventualmente chiamare il 118. Risulta doveroso sottolineare che non è semplice gestire una situazione di paura soprattutto quando ad essere coinvolto è il proprio figlio!

Una volta scampato il pericolo bisogna aiutare il bambino ad esprimere le emozioni per superare lo spavento. Spesso i bambini dopo una situazione di pericolo piangono e a volte succede che alcuni genitori tendono a reprimere il pianto con queste fras : “ non piangere”; “ è tutto passato, su basta”. In realtà gli adulti che agiscono in questo modo lo fanno perché hanno difficoltà ad accogliere il pianto del bambino, e spesso questi adulti da bambini non hanno avuto la possibilità di esprimere le proprie emozioni. È molto importante che il bambino esprima la sua paura con il pianto e che l’adulto riesca successivamente a calmarlo e contenerlo, tanto da rappresentare “ un porto sicuro” in cui il bambino potrà rifugiarsi quando ne sentirà il bisogno.

Per aiutare il bambino a rilassarsi possiamo accarezzarlo dolcemente con un tocco leggero, dall’alto verso il basso; in questo modo la lunga carezza favorisce la circolazione sanguigna e da un senso di contenimento. Anche la risata è molto utile in quanto ridere stimola la produzione di endorfine, che neutralizza gli effetti dello stress e dell’ansia. È importante dedicare del tempo a ridere insieme al bambino! Successivamente anche l’adulto dovrà esprimere le proprie emozioni dopo aver gestito una situazione stressante!

“La cosa più importante che i genitori possano insegnare ai loro figli è come andare avanti senza di loro.”

Frank A. Clark

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