Mons. Antonini, L'Aquila sarà splendida

(ANSA) - L'AQUILA, 6 APR - Fra pochi anni quella che emergerà "dalla quinta ricostruzione post-sismica della sua storia sarà una città splendida", ora occorre investire "nella sola risorsa che l'Abruzzo Aquilano e le aree interne possiedono: natura, arte, cultura". Parla così dell'Aquila il Nunzio apostolico mons. Orlando Antonini per il quale, alla base della ripresa economica e occupazionale c'è lo sviluppo dell'industria turistica. Nel decennale dell'ultimo terremoto che ha devastò la città Antonini nota che "certi reportage, anche non tendenziosi, paiono non realizzare che il sisma colpì non una serie di paesi, come in Friuli o Irpinia, ma un capoluogo di regione e i borghi del vasto territorio". Occorre "distinguere il centro storico entro le mura dalla città fuori le mura" dove vivono i tre quarti della popolazione e che, periferia moderna, "oggi è ricostruita all'80 per cento". La città d'arte "non doveva essere ricostruita in poco tempo, richiedeva studio e attenzione. La Soprintendenza questo ha fatto, e molto bene".

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