A24 come la tela di Penelope: Toninelli rassicura, ma i fondi non ci sono


Sdp, Ramadori ha osservato che l'85% dei carichi utilizzati oggi per verificare la sicurezza dei viadotti risponde al 101% della vecchia normativa


di Maria Trozzi
Categoria: ABRUZZO
03/04/2019 alle ore 18:03



Sotto il viadotto di Macchia Maura (A25 nel Comune di Bugnara, in provincia dell'Aquila), il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, dopo le ore 11 ha assistito personalmente alle verifiche sulla tenuta antisismica della struttura con gli ingegneri del ministero e dell'Università La Sapienza di Roma.

Gli esiti del sopralluogo per Toninelli dimostrerebbero “che a settembre non era stato fatto allarmismo. Le strutture con un carico di prova hanno mostrato una lesione, una microfessurazione che ha portato ad interrompere la prova”.

Presente al sopralluogo mattutino e al carotaggio eseguito prima dell’arrivo del dirigente del Mit, l’Amministratore delegato di Strada dei Parchi, società che gestisce l’autostrada, replica al ministro: “Noi diciamo da sempre che i viadotti della A24 e A25 sono sicuri ai fini dei carichi di esercizio, possono avere problemi solo in caso di eventi sismici. Tra l'altro proprio il viadotto di Bugnara, che tutti prendono ad esempio e che è stato progettato nel 1980, oggi si trova in area sismica perché è cambiata la normativa - ha proseguito l'Ad - Quindi non si può chiedere ad una struttura che è stata progettata per fare un mestiere di farne un altro".

RAMADORI

Rispondendo al ministro Toninelli, Ramadori ha osservato che l'85% dei carichi utilizzati oggi per verificare la sicurezza dei viadotti risponde al 101% della vecchia normativa: "Questo lui non lo dice sostenendo che con l'85% si sono fessurati. Dico invece che hanno fatto il loro mestiere perché hanno superato il 100%" ribadisce l’Ad di Strada dei Parchi.

Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha affrontato anche la questione della copertura finanziaria dei 192 milioni di euro, per i lavori di messa in sicurezza sismica dei tronconi autostradali abruzzesi, nel con il decreto Genova: “I soldi per sistemare i viadotti della A24 e A25 ci sono. Me lo ha assicurato questa mattina il ministro Tria. Non ci sarà necessità di un ulteriore decreto” il ministro conferma l’esistenza del finanziamento. L’Ad di Strada dei Parchi, Ramadori, non può che confutare l’affermazione del ministro perché per l’infrastruttura abruzzese: “I fondi non sono ancora disponibili”.

Anche altri concessionari saranno interessati presto dalle stesse verifiche, così Toninelli ha annunciato che dal 10 aprile partiranno i sopralluoghi con prove di carico su altri viadotti, i 2 in concessione di Aspi (Autostrade per l’Italia spa), in collaborazione con l'Università di Trento. Sino ad oggi tutto si è basato sull’auto controllo del concessionario con il ministero che si limita a controllare le carte: “D'ora in poi si applicherà, un modello scientifico per valutare lo stato della struttura e le verifiche diventeranno la norma - conclude Toninelli - Lo Stato quindi controllerà che i dati del concessionario siano rispondenti al vero”.

BUIA

Sui rimproveri del ministro all'Associazione nazionale costruttori edili e a Confindustria, per non essersi opposte al nuovo codice degli appalti (2016), replica Gabriele Buia: “Mi dispiace, ma le affermazioni del ministro Toninelli, senza volontà di fare polemica, non corrispondono a verità: l'Ance è sempre stata contraria a questo codice degli appalti - afferma Buia - Il ministro Toninelli controlli chi allora si è schierato a favore e faccia le critiche a quella parte. L'Ance si è sempre opposta. Abbiamo sempre detto che non era adeguato alle necessità del paese e alle necessità della collettività, perché le opere pubbliche sono un bene sociale e che il codice avrebbe bloccato l'investimento pubblico - conclude Buia - Ci siamo schierati contro fin dal primo momento”.

 

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