Legittima difesa, Bellachioma: "No al far west, ma la legge era necessaria"


Il segretario abruzzese della Lega a Impaginato: "Era una legge che andava fatta al più presto"


di Anna Di Donato
Categoria: ABRUZZO
29/03/2019 alle ore 15:17



Dal 28 marzo, con 201 sì, 38 no e sei astenuti la legittima difesa è legge. Nove gli articoli che apportano modifiche in materia di legittima difesa domiciliare e di eccesso colposo e che intervengono, inoltre, su certi reati contro il patrimonio e sul delitto di violazione di domicilio. Da ieri, quindi, la difesa sarà sempre legittima. Serviva una legge una così all’Italia? Impaginato ne ha parlato con il coordinatore abruzzese della Lega, Giuseppe Bellachioma

Serviva una legge del genere all’Italia?

In Italia c’era comunque bisogno di una legge che tutelasse l’aggredito e non, come accadeva in precedenza, che andasse in qualche modo a penalizzarlo qualora si fossero verificati effetti reattivi come violenze, furti e quant’altro. È chiaro che a mio giudizio era una legge che andava fatta al più presto, perché di casi di persone che per difendersi si sono rovinati la vita ne abbiamo sentiti tantissimi, soprattutto negli ultimi 4/5 anni. 

Di chi il maggiore merito?

Di Matteo Salvini. 

Quali passi in avanti si fanno, secondo voi, da oggi?

Innanzittutto è chiaro che non vogliamo che diventi un far west. La difesa, comunque, in certi limiti, deve essere sempre proporzionata all’offesa. Voglio dire, se ci sono gli estremi per cui in quel momento la persona aggredita, la persona che ha subito violenza o intrusione sia effettivamente in pericolo di vita, nel caso in cui dovesse esserci una difesa reattiva, essa non può essere perseguita penalmente. Bisogna scindere i casi. Chi entra nelle case o si rende attore di azioni di questo tipo deve essere consapevole del fatto che potrebbe esserci una reazione e quindi questa legge può avere effetto da calmiere…d’altra parte, il fatto che si possa difendere la propria vita e quella dei propri familiari nonché l’incolumità degli stessi sapendo che comunque la legittima difesa tutela chi reagisce a reati di questo tipo può essere anche un fattore di ulteriore tranquillità da parte dei cittadini. Non è semplice perché poi questa è una legge che voleva in qualche modo riposizionare la figura del cittadino al centro nella vita privata. È chiaro che  a mio giudizio la difesa di questi assiomi della società è fondamentale. 

C’è il rischio di una corsa selvaggia alle armi?

Ripeto, non vogliamo fare far west e non si tratta di fare una corsa alle armi anche perché non è che uno entra in un negozio, compra la pistola e gliela danno…ci devono essere tutte le condizioni affinché il porto d’armi venga dato e affinché si possa detenere una pistola dentro casa. Ma il discorso è più che altro un ragionamento sul fatto che a volte sono accadute cose (perché a volte l’esasperazione porta alla disperazione) e non è tollerabile che se una persona viene in qualche modo violentata non soltanto dal punto di vista psicologico ma anche fisico non possa reagire perché deve aspettare prima l’offesa o pagare le conseguenze e addirittura dover risarcire anche i parenti della vittima.

Quindi?

Con la legittima difesa rimettiamoci al centro la tutela del cittadino, poi è chiaro che vi saranno casi e casi. Se qualcuno si aggira nel giardino di casa tua e tu gli spari e magari quella persona era lì per un’informazione, è chiaro che questa non è legittima difesa. Non è nemmeno facile da spiegare perché poi è il contesto che determina la circostanza. L’intento è quindi, in sostanza, rimettere al centro il cittadino, la sua sicurezza, la sua privacy, facendo in modo che questa legge abbia un effetto calmiere anche e soprattutto nei confronti di chi ha delle idee strane”. 

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