Il modello Suning (all'Inter) anche per l'Italia?


Leggi e regole sull'asse italo-cinese. La sculacciata a Icardi servirebbe anche al sistema-paese


di Francesco De Palo
Categoria: Editoriale
12/03/2019 alle ore 18:06



E'un'iperbole d'accordo. Ma è utile a capire contorni e perimetri. E se anche al resto d'Italia che dialoga così intimamente con la Cina si applicasse il metodo che l'Inter del colosso cinese Suning ha usato col capriccioso calciatore Mauro Icardi (e con la moglie manager, twittarola e combina guai)?

L'ex capitano dell'Inter ha rotto con lo spogliatoio. Il neo direttore Marotta, su stimolo della proprietà cinese, gli ha fatto capire che sono finiti i tempi delle richieste esose, delle mattezze in campo e fuori, e degli atteggiamenti fuori ruota.

Comportamenti che in passato hanno impedito al club di crescere e vincere: su tutti il pensiero va all'attaccanate brasiliano Adriano, purtroppo afflitto dalla piaga dell'alcolismo, che trascorreva le notti nel centro sportivo del club anziché a casa propria e lontano dal vizio.

E così il direttore ha prima declassato Icardi togliendogli la fascia e, visto che non chiede scusa allo spogliatoio, lo ha inserito nella lista dei cedibili per la prossima campagna cessioni di giugno (assieme alla moglie-manager).

Qualcuno potrà obiettare che è questo solo il frutto di uno spirito spartano da caserma condito da leggi degne di un regime comunista come quello di Pechino. Francamente, al momento, la metafora sportiva serve eccome per capire che, forse, è il caso di metterci un po' più di serietà nelle cose nostre, quindi nello Stato, nel cosiddetto sistema-Paese.

E se un po' di buone regole (con qualche buona sculacciata ai capricciosi di turno) serviranno al risultato finale, allora che ben vengano.

 

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