Qui Pd, parla Pepe: "Pronti a scrivere una pagina nuova"


L'ex assessore regionale a Impaginato: "Il civismo? Da noi è apprezzato"


di Anna Di Donato
Categoria: ABRUZZO
08/03/2019 alle ore 12:50



Dopo le elezioni regionali che hanno visto la vittoria del centrodestra, il Partito Democratico si trova a dover ripartire. Le Primarie di domenica sono certamente un segno che la voglia di ricominciare c’è, con quasi 1,6/7 mln di persone recatesi alle urne.

Ma da dove riprendere il cammino? E come? Quali gli errori da non commettere alle prossime amministrative? E il civismo che ruolo assume nel centrosinistra? Impaginato.it ne ha parlato con l’assessore regionale uscente del Pd Dino Pepe

Che giudizio dare sulla nuova giunta d'Abruzzo?

È una giunta evidentemente a trazione leghista, con una presenza determinante di 4 assessori leghisti, 3 eletti e un nominato. Per quanto riguarda il mio territorio, la Val Vibrata, nonostante i tanti voti affidati ai leghisti, la delega è stata affidata a un nominato e non a un eletto. Faccio i migliori auguri a tutti gli assessori, in maniera particolare al mio successore all’agricoltura, Imprudente

A freddo, cosa è mancato allo schema Legnini per insediare i numeri della Lega?

Evidentemente abbiamo subìto la crisi a livello nazionale del centrosinistra, del Pd. È ovviamente una crisi che si è evidenziata anche a livello regionale. Le dimissioni anticipate del nostro governatore D’Alfonso…anzi, l’iniziativa di Legnini è stata innovativa sia a livello regionale che nazionale, un laboratorio che è stato ripetuto anche in Sardegna. Su questa linea ovviamente il centrosinistra può e deve lavorare molto e naturalmente le primarie di domenica sono state una risposta importante. Anche la partecipazione ci fa ben sperare per le prossime battaglie. 

Da dove riparte il Pd con Nicola Zingaretti segretario?

Riparte innanzitutto dal milione e sei/sette di italiani che sono venuti domenica a votare fisicamente, con un impegno importante e quindi una spinta che viene dal basso, determinante per riprendere un’attività politica fondamentale in questo periodo di grande demagogia, di grandi manovre populiste.  Noi come centrosinistra siamo pronti a ripartire, a scrivere una pagina nuova con Zingaretti, con Legnini e con le tante risorse che abbiamo sul territorio, a cominciare dai nostri amministratori. Tanti bravi sindaci, amministratori che abbiamo sul territorio, che quotidianamente lavorano fianco a fianco dei propri cittadini per cercare di trovare le soluzioni migliori. 

Quale sarà il ruolo del civismo, anche in prospettiva delle amministrative di maggio?

Un ruolo importante. Evidentemente la grafica di questi giorni, con la vicenda di Azione Politica e di Zelli mette in risalto che il civismo a destra non è apprezzato e le dichiarazioni di Zelli sono molto eloquenti, molto chiare. Ha riferito di alcuni passaggi politici davvero tristi per quanto riguarda il centrodestra. Nel centrosinistra il civismo è assolutamente apprezzato, tant’è che abbiamo avuto eletti in consiglio regionale rappresentanti del civismo che aiuteranno Legnini e il Partito Democratico a mettere in campo proposte, critiche e soprattutto tanto impegno. 

Quali gli errori da evitare?

Nelle amministrative di maggio dobbiamo innanzitutto riconfermare i sindaci che hanno lavorato bene, che hanno saputo ascoltare e proporre idee, progetti e soluzioni alle tante criticità dei nostri comuni. Quindi ripartire da lì, dalle tante esperienze civiche dei nostri territori. In Provincia di Teramo abbiamo 22 comuni che tornano alle urne, tanti sindaci vanno verso la riconferma del secondo mandato ed è giusto continuare in questo modo. Ovviamente, con il Partito Democratico e con le liste civiche possiamo proporre iniziative importanti che possano avere il riscontro dei cittadini. 

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