Abruzzo, D'Alfonso: "Ecco la nostra strategia sul sistema portuale regionale"


Da settembre via al taglio della diga foranea, lavori moli e viabilità per una spesa di 33,5 mln di euro


di Silvia Grandoni
Categoria: ABRUZZO
29/07/2017 alle ore 14:11



Taglio della diga foranea, realizzazione di due nuovi ‘moli guardiani’ e prolungamento dell’asse attrezzato fino al porto. Sono gli interventi previsti nel nuovo Piano regolatore del porto di Pescara (Prp), illustrati in mattinata dal presidente Luciano D’Alfonso nella sede pescarese della Regione Abruzzo, insieme al segretario particolare del governatore, Enzo Del Vecchio e ai rappresentanti di Arap, del Provveditorato alle opere pubbliche e della ditta aggiudicataria dei lavori (RCM spa).

Dopo l’ok del Provveditorato interregionale al progetto esecutivo, si attende solo l’avvio delle opere di cantiere. “Da lunedì ( ndr 31luglio ) ogni giorno è buono” ha riferito D’Alfonso, specificando poi che bisognerà attendere la conclusione della stagione balneare, oltre che l'indizione di una nuova gara per i successivi interventi.

Questa prima fase di lavori del Prp, eseguita dall’impresa aggiudicataria R.C.M. costruzioni di Sarno, avrà un valore di 3,5 milioni di euro di fondi Par Fas 2007/2013. “A questi si aggiungeranno 15 milioni di euro, provenienti dal Masterplan, per la realizzazione di ulteriori interventi per migliorare la sicurezza e la qualità dello scalo con l’allungamento di due moli guardiani”, ha proseguito il presidente. Il soggetto incaricato di redigere gli elaborati progettuali è l’Arap e attraverso una gara d’appalto sarà individuata l’impresa realizzatrice dell’opera, intanto si attende che l’autorità militare dia il visto per l’assenza di mine. Mentre -continua D’Alfonso- per adeguare il sistema viario di collegamento tra l’asse attrezzato e la nuova struttura portuale è stato inserito, nella programmazione triennale dell’Anas , il completamento delle infrastrutture viarie fino al porto di Pescara. Concordando tra Regione, Anas e il Ministro Delrio, con una spesa di 12 milioni di euro, attraverso l'elaborazione della pianificazione viaria elaborata dal comune di Pescara. Due strade- ha spiegato il governatore- siederanno sullo stesso sedime e non verrà sacrificata l’estetica dell’opera”.

Ma quale vocazione avrà il porto di Pescara, rispetto agli altri porti abruzzesi? Per il governatore "quello pescarese è un porto 'baciato dalla città' con la vocazione dell’economia del turismo e della pesca con funzione di ingresso nella capacità commerciale, ma il porto che dà la dignità dell’ economia del mare all’Abruzzo è quello di Ortona. Per i suoi fondali, per la capacità di ingrandirsi e per la sua tradizione industriale. Abbiamo quattro realtà - ha affermato D'Alfonso- che si compiegano per fare in modo che la nostra Regione possa mettere nel mondo gli oggetti della propria produzione: al primo posto c’è Ortona, poi Vasto e Pescara e infine Giulianova con la sua attività di riferimento che è la pesca".

Il governatore si è poi ricollegato al tema della Zes (zona economica speciale), ricordando come lo strumento servirà ad attrarre nuovi investimenti economici in un'area vasta, che vedrà interconnessi l'Abruzzo e il Molise, attraverso i loro sistemi portuali e retroportuali. In virtù della previsione contenuta nel decreto del Mezzoggiorno- ha ricordato- , ci sarà l’azzeramento degli oneri fiscali e amministrativi per chi fa investimenti produttivi, una possibilità mai avuta prima in Italia”.

Infine il presidente ha ribadito la sua intenzione voler "mettere insieme Marta e Maddalena", riferendosi al fatto di volere puntare al porto di Civitavecchia e riuscire a realizzare così il collegamento tra i due mari, Adriatico e Tirreno e poi ponte verso i Balcani.

 

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