La situazione finanziaria cinese è in costante e preoccupante evoluzione. Lo ha detto il primo ministro Li al Congresso del popolo, sciorinando dati e trend niente affatto incoraggianti.
"La crescita dell'economia globale sta diminuendo – ha osservato in occasione del suo rapporto annuale - il protezionismo e l'unilateralismo stanno aumentando". Una contingenza che mette a rischio il progetto di Pechino legato al cosuddetto "sogno cinese" in Cina.
La pressione al ribasso per l'economia cinese è in aumento, ha aggiunto, senza dimenticare le tensioni economiche e commerciali con gli Usa, con cui si snoda l'annosa questione dei dazi imposti da Donald Trump. Ma la notizia è che per la prima volta, Li ha riconosciuto gli effetti negativi del conflitto commerciale con Washington sull'economia cinese.
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