Dopo le primarie: sono tutti Zingarettiani


Riposizionamenti scontati dopo una vittoria scontata


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
05/03/2019 alle ore 09:11



Tu chiamali se vuoi riposizionamenti. Ma qualcuno dirà che no, è solo buona educazione, che insomma il Pd inaugura una nuova stagione e che quindi basta col fuoco amico, l’ha scritto persino Renzi figuriamoci gli op-oppisti locali. E così ieri sera chi ha battuto tutti, in buona educazione o in riposizionamento fate voi, è stata Stefania Pezzopane, eletta all’assemblea Pd in quota Martina, pubblicando velocissimamente su Facebook un suo personale elogio di Zingaretti, con tanto di foto di lui e di lei sorridenti davanti all’obiettivo del fotografo: 

“Da oggi è il segretario di tutti noi. Conosco Nicola dai tempi della Fgci. E in seguito, entrambi Presidenti delle Provincie dell’Aquila e di Roma, abbiamo fatto cose belle ed importanti. Non voglio che accada quanto accaduto con Matteo Renzi, che da appena eletto è stato vittima del fuoco amico. Non l’ho votato, ma è adesso il mio segretario. Nicola Zingaretti è il segretario di tutto il nostro partito. Ora al lavoro per costruire una alternativa a questa maggioranza di irresponsabili, ce lo chiedono i nostri elettori, ce lo chiede l’Italia. Ed al lavoro per una vera rimonta alle europee.

Grazie a Maurizio Martina ed a Roberto Giachetti. Buon lavoro e complimenti a Nicola Segretario”.

Grazie a Martina e scurdámmoce ‘o ppassato. E soprattutto l’uso del nome (Nicola) e del nome e cognome per gli altri (Martina e Giachetti), indica la nuova distribuzione degli affetti e delle amicizie, in ogni categoria. Con o senza opportunismi. In questa, ancora di più.

Insomma, Tarantella, stu munno è na rota. Bravissima Stefania, che d’altronde tempo fa nel giro di pochi mesi aveva preso le distanze da Renzi salvo poi rituffarsi nelle sue braccia. Il futuro è Zinga, sia chiaro. E lei, educatamente si riposiziona. Un op-op che non è sfuggito a un altro candidato di Martina eletto a Pescara,Gianluca Fusilli, legge e condivide il post della parlamentare Pd, e commenta sconfortato:

“Ecco. Non mi ci trovo più, io sono una persona seria. #basta”.

Per Fusilli quindi non si tratta di buona educazione, è un riposizionamento bello buono e per di più pubblicato con un tempismo perfetto. Come la vedova che non aspetta manco la sepoltura del marito per correre nelle braccia dell’amante.

Non è l’unica. A seguirla a stretto giro è l’ex assessore all’Agricoltura Dino Pepe, anche lui sostenitore di Maurizio Martina che subito augura

“un doveroso e sentito in bocca al lupo al neo eletto segretario del Partito democratico”,

sottolineando la grande partecipazione di iscritti alle Primarie nella provincia di Teramo. Un altro che sottolinea la massiccia partecipazione, e anche il risultato di Zingaretti a Teramo è l’ex capogruppo Pd Sandro Mariani che da Martina aZinga è un attimo (secondo i boatos era pronto a sostenere l’eventuale candidatura di Antonio Di Marco a segretario del Pd regionale, in accordo con Luciano D’Alfonso), ma ora sottolinea:

“Nel mio paese e nei paesi dove sono più incisivo Zingaretti ha totalizzato il miglior risultato! Non ho nessuna strategia con quello che è stato il mio Presidente!”.

Insomma, fuggi fuggi. Da Martina, Giachetti e D’Alfonso.

La ciliegina sopra ce la mette Antonio Di Marco, anche lui candidato con Martina: augura buon lavoro al nuovo segretario Nicola Zingaretti e aggiunge:

“Un grande ringraziamento al contributo che hanno fornito e continueranno a dare Maurizio Martina e Roberto Giachetti, assieme ai nostri candidati che faranno parte dell’assemblea nazionale del PD. La straordinaria partecipazione alle primarie, con oltre 1 milione e mezzo di votanti, deve spingere tutti noi verso una nuova stagione del PD, ripartendo ritrovando il contatto con il territorio e con i cittadini. Un grande grazie va a tutti i volontari che ieri hanno reso possibile la bellissima giornata di partecipazione democratica”.

Una nuova stagione del Pd, e se lo dice Di Marco vuol dire che la vecchia è proprio morta e sepolta.

 

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