Zingaretti vince anche in Abruzzo, batosta per Dalfy


Il partito non è più sotto l'influenza dei renziani, non è più sotto scacco, Luciano D'Alfonso è out


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
04/03/2019 alle ore 08:07



Vince Nicola Zingaretti, e vince anche in Abruzzo. In maniera netta, indiscutibile: vince col 64,2 per cento, contro il 22,7 di Martina e il 13,1 per cento di Giachetti. Se il dato nazionale confermerà la vittoria del governatore del Lazio col 67 per cento, l’Abruzzo sarà sotto di scarsi due punti e qualcosa. 

Le primarie del Pd confermano un dato che era risultato chiaro già dalle politiche del 4 marzo dello scorso anno: il partito non è più sotto l’influenza dei renziani, non è più sotto scacco, Luciano D’Alfonso è out, definitivamente. Lui, che aveva schierato suoi fedelissimi spalmandoli nelle liste di Martina e di Giachetti, non ha più voce in capitolo. L’Abruzzo ha scelto di voltare pagina.

E adesso, al congresso regionale che dovrà scegliere il nuovo segretario, non potrà dare carte: la sua intenzione di candidare l’ex presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco alla segreteria come consolazione della mancata candidatura alla Regione, non sta più in piedi, nonostante l’accordo stretto con Sandro Mariani nel Teramano.

E se dopo lo sconfitto bisogna trovare un vincitore, quello in Abruzzo è sicuramente Giovanni Legnini che pur non avendo più la tessera Pd, ha dichiarato in maniera esplicita il suo appoggio a Zingaretti: “Sostegno a Nicola, per aprire una nuova stagione”, aveva scritto sui social a più riprese e ieri mattina si è fatto fotografare all’apertura dei seggi, mentre depositava nell’urna la sua scheda. Non è un caso che nessun big del Pd sia venuto in Abruzzo a sostenere la candidatura dell’ex vice presidente del Csm ma sia venuto solo lui, Zingaretti.

“Una rivoluzione”: così commenta i dati Andrea Catena su Facebook, e pensare che lui è stato uno dei più stretti collaboratori di Dalfy e ora è stato eletto con Zingaretti.

E Pescara, la roccaforte dei dalfonsiani con candidature del calibro di Di Marco, Marco Presutti, Paola Marchegiani eccetera, viene sconfitta su tutta la linea: su un totale di 3.336 votanti, Martina ha riportato solo 565 voti pari al 16,93%, Giachetti 437 voti (pari al 13,09) e Zingaretti 2.323 voti pari al 69,63. La percentuale più alta per Zingaretti si è registrata a quanto pare a Lanciano, col 71,28 per cento, la più bassa per Martina col 7,6 per cento e Giachetti al 21%.

Il voto nelle province è andato così: all’Aquila Zingaretti 64,22; Martina 24,08 e Giachetti 11,68. A Teramo 65,89 Zingaretti, 20,55 Martina e 13,52 Giachetti. A Chieti 62,9 Zingaretti, 22,7 Martina e 14,3 Giachetti.

In totale Zingaretti elegge 12 delegati, Martina 4 e Giachetti 2.

A questo punto per Zingaretti risultano eletti: Andrea Catena, Maria Saveria Borrelli e Fabio Giangiacomo a Chieti; Michele Fina, Lorenza Panei e Stefano Albano all’Aquila; Giovanni Lolli, Leila Kechoud e Valerio Antonio Tiberio a Pescara; Stefania Di Padova, Robert Verrocchio e Francesca Di Gregorio a Teramo.

Per Martina Luigi Febo a Chieti, Stefania Pezzopane all’Aquila, Gianluca Fusilli a Pescara, Fabrice Ruffini a Teramo. Per Giachetti Angelo Laccisaglia a Chieti e Marco Presutti a Pescara.

twitter@ImpaginatoTw