Attenti a dare per spacciati i Cinquestelle...


Il banco di prova saranno le europee. E l'azione di governo


di l'innocente
Categoria: CapoVerso (rubrica innocente)
01/03/2019 alle ore 19:45



Tutto è possibile. Ma, attenti a darli per spacciati i Cinquestelle. È possibile che stiano lentamente sperperando i loro crediti. 

Ed è vero che hanno pagato pegno alle elezioni regionali in Abruzzo e in Sardegna anche in forza di una legge elettorale che premia le coalizioni a danno delle liste singole.

Quel che è sicuro è che i ragazzi terribili di Beppe Grillo, generati da un 'Vaffa' collettivo, non hanno dato -sino ad oggi - gran prova di sé. Si sono dimostrati timidi, approssimativi, barcollanti e pure un po' sgangherati. Hanno spesso generato l'impressione di non essere all'altezza, di non padroneggiare i fondamentali della politica. Di non riuscire a rispondere concretamente alle enormi aspettative di quella moltitudine che li ha voluti e votati. Troppo giovani, forse. Troppo presto, quindi, attesi da responsabilità di governo. Tutto è possibile. 

Ma, appunto, neppure il loro inarrestabile declino o la loro fine prematura può essere ancora data per certa. Soprattutto se a prefigurare la catastrofe pentastellata è gente che mai ne ha azzeccata una neppure per sbaglio. 

Intanto perchè, a voler essere concreti, ci sono (o potrebbero esserci) ancora 4 anni di lavoro da fare. Quattro anni per dare finalmente prova di sé. Per rispondere coi fatti alle speranze. Perchè il reddito di cittadinanza abbia le risorse per andare a regime; perchè la legge Fornero sia definitivamente cassata; perchè l'irpef per famiglie e imprese venga davvero abbattuta; perchè i mille cantieri (non certo quella Tav che interessa solo a qualcuno!) siano tutti finalmente aperti; perchè ogni infrastruttura sia verificata e messa in sicurezza; perchè i terremotati (tutti!) abbiano quel che devono avere. Altro che contratto logoro, è un programma di legislatura che li attende.

Dopodichè, perchè mai chi ha votato Cinquestelle seppur deluso ma, in assenza di alternative praticabili, dovrebbe adesso tornare a premiare Partito democratico o Forza Italia? Siamo sicuri che tutti coloro che stanno a nutrire dubbi nei confronti di questi giovanotti (alcuni davvero in cerca d'autore!) abbiano così tanta voglia di ritrovarsi tra le braccia degli eredi di Renzi o di allacciarsi al pingue decisionismo di un Calenda o, ancora, di riportare in auge l'ottuagenario di Arcore? 

Infine, ed è forse la domanda delle domande, perchè mai Salvini che ha il vento in poppa ed un disegno preciso dovrebbe scaricare Di Maio & C. per rimettersi a trattare con i Brunetta, le Gelmini e le Carfagna? Le elezioni europee sono alle porte. Tutto è possibile. Ma, attenti a darli per spacciati.

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