Alemanno, la foto che crea imbarazzo in Abruzzo


Acerbo: "Che ci faceva nel comitato D'Incecco durante la campagna elettorale?"


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
27/02/2019 alle ore 08:04



Che ci faceva Gianni Alemanno nel comitato elettorale di Vincenzo D’Incecco durante la campagna elettorale per Marsilio presidente?

Se lo chiede Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione comunista.

“Gianni Alemanno è stato condannato in primo grado a 6 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici per corruzione e finanziamento illecito, in uno dei filoni dell’inchiesta Mondo di mezzo – spiega Acerbo – e viene definito dal Pm Luca Tescaroli “l’uomo politico di riferimento dell’organizzazione Mafia Capitale all’interno dell’amministrazione comunale, soprattutto, in ragione del suo ruolo apicale di sindaco […]. Gli uomini di fiducia, indagati e alcuni anche condannati in Mafia Capitale, sono stati proiezione della persona di Alemanno, che ha impiegato per la gestione del proprio potere, e si sono interfacciati con gli esponenti apicali di Mafia Capitale, suoi corruttori (Buzzi e Carminati)“.

E aggiunge:

“Come tanti cambiacasacca saliti sul carro di Salvini, anche Vincenzo D’Incecco ha girato in breve tempo tutti i partiti del centrodestra, da Alleanza Nazionale al PDL, da Forza Italia alla Lega. Seguono il vento del trasformismo. Chiacchierano di sicurezza e legalità, vanno a braccetto con i ladroni di casa nostra e non si vergognano di stringergli le mani. Complimenti, ecco i soliti politicanti”.

Insomma, le condanne di esponenti appartenenti al centrodestra si susseguono. Dopo Formigoni, incalza Acerbo, è la volta dei 6 anni e mezzo a Alemanno per corruzione.

“Eppure l’ossessione per la presunta emergenza immigrazione pare che faccia dimenticare tutto. A noi no. E le foto con indagati e condannati ci indignano sempre, soprattutto per chi dovrebbe con onore rappresentare le istituzioni”.

 

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