Verso la Giunta d'Abruzzo: altolà di Salvini a Forza Italia


"Non è possibile che in Abruzzo si stia perdendo tempo perché qualche partito sta litigando per un assessore in più o in meno"


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
26/02/2019 alle ore 08:31



Mazzolata di Matteo Salvini dalle reti Mediaset a Forza Italia (leggere Nazario Pagano): all’improvviso, commentando il voto in Sardegna con Nicola Porro a “Quarta repubblica”, il ministro dell’Interno apre una “piccolissima” parentesi sull’Abruzzo, “a proposito”, dice. 

“La pazienza ha un limite. Non è possibile che in Abruzzo si stia perdendo tempo perché qualche partito sta litigando per un assessore in più o in meno. Ogni riferimento a Forza Italia è puramente casuale”,

dice Salvini.

“Gli abruzzesi meritano una giunta che cominci a lavorare domani mattina”.

avverte il Ministro dell’Interno.

Ce l’ha con Nazario Pagano, che alla riunione del centrodestra della scorsa settimana a casa di Giuseppe Bellachioma a Roseto, se ne andò sbattendo la porta dopo aver piazzato sul tavolo la richiesta di due assessorati (uno per Forza Italia un altro per Marianna Scoccia, la moglie di Andrea Gerosolimo), annettendo di fatto l’Udc. Una richiesta alla quale gli alleati hanno risposto picche, non sta né in cielo né in terra hanno risposto, soprattutto alla luce del risultato conseguito dal partito di Berlusconi alle ultime elezioni. E ieri, dalle reti Mediaset, l’altolà di Matteo Salvini.

Eppure niente ieri mattina lasciava immaginare una mazzolata così: evidentemente Salvini aspettava il risultato del voto in Sardegna. Tutto era andato secondo copione. Passaggio del testimone: fatto. Convenevoli, complimenti del tipo “persona perbene, seria, brava” che non si negano a nessuno, strette di mano tra il vecchio (Giovanni Lolli) e il nuovo presidente (Marco Marsilio) ieri mattina all’Aquila, in una sala gremita con i nuovi potenti del centrodestra schierati in prima fila, molto attenti e vigili perché la giunta non è ancora fatta e la tensione è a mille e non si sa mai. Ti devo parlare, sussurra Nazario Pagano stringendo la mano a Marsilio, che sorride e gira i tacchi.

Non solo per via della Lega che ha fatto sapere che dai quattro assessori più la presidenza del Consiglio regionale non si sposta, ma anche per via del coordinatore di Forza Italia (l’unico a quanto pare che dopo un marcamento stretto alla fine è riuscito a parlarci col neo governatore), per niente disposto a cedere di un millimetro: due poltrone, rivendica Pagano per Forza Italia e per Marianna Scoccia, una richiesta legittima la sua ha detto, tanto quanto quella della Lega (mai pestare i piedi a Salvini, imparerà più tardi a sue spese).

Come dire: di quel che avanza, se avanza qualcosa, se la vedessero Fratelli d’Italia e Azione politica, fatti loro.

Insomma, a dispetto dei sorrisi, l’aria che tira dentro il centrodestra non è delle migliori. Per esempio, ha fatto saltare tutti sulla sedia la dichiarazione che Marsilioha rilasciato all’Ansa:

“Per quanto riguarda i manager dell’Asl ci sono delle procedure in corso per la nomina almeno di una parte di questi dirigenti. Dico che i dirigenti delle Asl e come per qualunque altra figura apicale nata da un rapporto di fiducia con la precedente amministrazione mi attenderei un gesto di correttezza: quello di rimettere la disponibilità dei loro mandati nelle mani del presidente della Regione per permettere di fare delle valutazioni serene e dove sarà ritenuto opportuno, di fare gli avvicendamenti”.

Apriti cielo: quali nomine, chi le sta facendo? Il governatore si riferisce a nomine della vecchia giunta o a procedure che sta avviando lui stesso? E nel caso, come si permette? Fa tutto da solo? Insomma, un parapiglia.

A quanto pare il neo presidente, che in campagna elettorale era sempre rimasto un passo indietro come un principe consorte, mai lamentandosi della scarsa attenzione di Matteo Salvini (che all’inizio nei comizi non lo aveva mai neppure nominato), umile e defilato, adesso sta tirando fuori le unghie, dimostrando di volersi affrancare dal controllo romano (e più in particolare da quello della Lega).

Per esempio non ha mai partecipato, seppure invitato, ai tavoli del centrodestra, convocati per decidere la composizione della giunta, e ha sempre delegato il coordinatore del partito Etel Sigismondi al quale ha affidato un bigliettino, consegnato nel corso dell’ultima riunione a Roseto a casa di Giuseppe Bellachioma, con la ripartizione degli assessorati secondo il suo punto di vista. Un’assenza che è stata notata dai partecipanti e mai fatta pesare troppo. Fino a ieri.

Adesso si tratterà di scoprire cosa ha in mente Marsilio. E come intende muoversi: ma a quanto pare di vedersi commissariato da Roma, e soprattutto da Matteo Salvini, non gli sta bene per niente.

ps: Sarà un bel braccio di ferro, non c’è che dire.

 

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