I giovani hanno bisogno di fantasy: ecco perché non è più nicchia


 Santangelo: "Il centro commerciale L'Aquilone, dopo il terremoto è diventato uno dei punti di aggregazione più importanti del nostro territorio"


di Anna Di Donato
Categoria: ABRUZZO
19/02/2019 alle ore 08:56



Si è conclusa domenica 17 febbraio la due giorni “L’Aquila Fantasy Fest Winter” 2019, rassegna cittadina dedicata al mondo fantasy, games e cosplay, tenutasi all’interno del centro commerciale L’Aquilone. L’evento, nato nel 2015 da un’idea di Paolo Orsini, Andrea Tozzi, Alessandro Moroni, Giulio Bulzumí, Isabella Ferrini, Riccardo Cicerone e Salvatore Santangelo (già ideatore della manifestazione Sulle Tracce Del Drago) riscuote sempre più successo, attirando una grossa fetta di pubblico.  

Quale il segreto del successo di questa manifestazione? Impaginato.it lo ha chiesto a Salvatore Santangelo, giornalista e docente universitario, che dell'evento è anima ispiratrice.

Quale il bilancio?

Assolutamente positivo. Il centro commerciale L’Aquilone, dopo il terremoto è diventato uno dei punti di aggregazione più importanti del nostro territorio ma dall’afflusso di persone abbiamo potuto constatare che l’evento in sé ha una capacità di attirare ulteriore pubblico. C’è stata una contaminazione tra le famiglie che normalmente frequentano il centro commerciale nel weekend e appassionati intervenuti per questo evento specificatamente dedicato a loro. Rispetto agli altri anni siamo arrivati a 23 postazioni molto diverse tra loro per ciò che concerne l’aspetto espositivo e questo ci ha riempito di soddisfazione. 

Com’è nata l’idea del Fantasy Fest?

Oggi potrei dire che il Fantasy Fest è uno spin off della manifestazione per noi più importante, “Sulle Tracce del Drago” ma in realtà si tratta di una storia un po’ particolare. Subito dopo il terremoto a L’Aquila abbiamo creato l’associazione “L’Aquila che rinasce” poiché avevamo ben chiaro che il tema della ricostruzione economica e sociale della città fosse altrettanto importante rispetto a quello della ricostruzione fisica. In questo percorso abbiamo sempre sostenuto le comunità degli innovatori, i cosiddetti nerd. In particolare, un’altra associazione con cui siamo gemellati, la Startup L’Aquila che ha creato il primo co-working d’Abruzzo.

Tutto nasce da?

Un pomeriggio, parlando con i ragazzi e condividendo ragionamenti sulle diverse passioni che vanno dai videogiochi ai giochi di carte collezionabili come Magic, ci siamo detti: ‘perché non organizzare un qualcosa che fosse dedicato proprio a tale pubblico specifico?’. Abbiamo quindi montato l’evento in poco tempo godendo di grandissima affluenza, al che ci siamo detti che fosse opportuno riprendere la formula “Sulle tracce del drago” (che avevamo portato avanti dagli anni ’90 fino agli inizi del 2000) e abbiamo messo in piedi questi due format. 

C'è più attenzione a questo mondo?

Diciamo che L’Aquila Fantasy Fest assomiglia ai tanti comics che fioriscono un po’ ovunque in Italia. Oggi c’è grande attenzione rispetto a questo mondo che non è più di nicchia e quindi ci sono stand, espositori, attività ecc. Invece “Sulle tracce del drago” cerca di mantenere sempre, sia perché si è inseriti nel calendario della Perdonanza quindi c’è anche un’attenzione culturale, sia perché abbiamo voluto un profilo più alto proprio dal punto di vista dei contenuti: conferenze, incontri con autori, scrittori, presentazioni di libri e film. Sono momenti che certamente si sostengono a vicenda ma ognuno ha una propria identità molto chiara. 

Quanto è importante creare appuntamenti legati al mondo della cultura e degli hobbies per far crescere territori e comunità?

È importantissimo. Oggi gli hobbies sono quelle attività che riempiono in modo qualitativo una vita. Mentre precedentemente era certamente sul lavoro, oggi la sfida è sul tempo libero, ossia creare per giovani e meno giovani occasioni di tempo speso con qualità. Il tempo impegnato in eventi culturali che siano performance di vario genere o presentazioni di libri, concerti o momenti o convention come li chiamano gli anglosassoni, sono sempre più importanti. Manifestazioni come il Lucca Comics & Games, il Romics che hanno la capacità di attrarre centinaia di migliaia di persone sono diventati un driver di sviluppo locale, quindi è veramente molto importante.

Come si plasma il vostro impegno?

Devo dire che noi ci impegniamo tantissimo da questo punto di vista con diversi format, non solo con Sulle Tracce del Drago o col Fantasy Fest ma anche con lo Startup Meetup che è diventato un appuntamento fisso a livello regionale con finestre di attenzione a livello nazionale sul tema dell’innovazione delle Startup. Diciamo la verità, ormai i linguaggi hanno la capacità di prevaricare i rigidi confini di genere che si contaminano l’uno con l’altro. Questo in realtà, per chi conosce questo mondo non è una scoperta. Dungeons & Dragons, il grande gioco di ruolo inventato 45 anni fa da Gary Gygax ha ispirato tantissimi videogiochi che a loro volta non solo rappresentano una fetta importantissima dell’industria culturale ma sono anche un driver di sviluppo tecnologico per tutto il mondo dell’informatica e quant’altro.

E oggi?

Oggi la competizione per i territori passa per quella che viene definita ‘la guerra di talenti’, la capacità di attrarre su un territorio persone che danno un valore aggiunto e in quest’equazione così complessa che è lo sviluppo territoriale, l’offerta culturale di eventi di qualità è sempre più importante. Su un territorio come L’Aquila dove c’è un gran proliferare di locali ma dove mancano altri punti di riferimento, l’impegno a profondere è ancora maggiore. 

Quali i prossimi appuntamenti?

Stiamo proseguendo con la nostra programmazione culturale e nei prossimi mesi organizzeremo un evento dedicato alla geopolitica della Cina che ha in realtà una ricaduta molto attuale su L’Aquila perché è uno dei Comuni scelti per la sperimentazione del 5 G e la società che si è aggiudicata tale sperimentazione è la Huaweii. Stiamo inoltre programmando un incontro con un autore molto interessante, Nikolai Lilin ( che ha scritto “Educazione Siberiana”), per ragionare su come oggi i media occidentali guardano alla Russia.  Ci saranno anche nuovi appuntamenti Startup Meetup con un focus specifico su food e agrifood poiché c’è grande attenzione su questo tema.

Visto che il nostro coworking è gemellato con un’altra realtà a Roma, molto forte sul tema dei videogiochi, vorremmo organizzare una due giorni con i nostri partner romani, con la Link Campus University, prima università italiana ad aver creato un corso di laurea specifico di Design & Storytelling applicato al videogioco. Visto che quest’anno “Sulle tracce del drago” arriverà alla sua decima edizione non consecutiva per via del terremoto, stiamo immaginando un percorso di progettazione partecipata, stiamo chiedendo ai creativi della nostra città allargando un po’ a tutta la Regione un contributo attivo per definire programma, grafica, comunicazione e quant’altro per rendere appunto memorabile questo evento che abbiamo creato con le nostre forze, passione e dedizione. 

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