Avvocato, Deputato nella XV e XVI legisatura per l'Italia dei Valori. Carlo Costantini, padre della Grande Pescara, si candida a sindaco come esponente del civismo.
La sua parabola politica nasce nel 1993 con il primo incarico di Consigliere Comunale a San Giovanni Teatino, per poi diventare Assessore e Sindaco. Poi Consigliere Regionale in Abruzzo con l'incarico di Presidente della Commissione di Vigilanza, Consigliere Comunale di Pescara con l'incarico di Presidente della Commissione Urbanistica, Presidente dell'Azienda di Promozione Turistica Regionale e, nell'aprile 2006, Deputato.
Due anni dopo diventa Capogruppo in Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, componente del Comitato per la Legislazione e Vice Presidente della Commissione Bicamerale per la semplificazione della legislazione.
Nel dicembre 2008 è il candidato di Antonio Di Pietro alle regionali. Ma lascia il Parlamento un anno dopo e in polemica con la scelta dipietrista di non tenere primarie aperte fonda insieme al sindaco di Palermo Leoluca Orlando il Movimento 139.
Nel 2014 anima il referendum consultivo per la cosiddetta Grande Pescara, ovvero la fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Il 64% dei voti è andato al Sì.
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