Come sta in salute il patrimonio comunale aquilano?


I capigruppo di opposizione: "Strumento elettorale"


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
07/02/2019 alle ore 17:06




“Sono lontani i tempi in cui gli attuali amministratori comunali aizzavano i residenti del progetto CASE contro l'allora amministrazione”. Così i capigruppo de Il Passo Possibile, Partito Democratico e Democratici e Progressisti Paolo Romano, Stefano Palumbo e Giustino Masciocco
“Dal loro insediamento però nulla è cambiato, tantomeno la considerazione che sempre hanno avuto di questo patrimonio, ovvero uno strumento da utilizzare per costruire consenso elettorale, prima a capo delle rivolte e oggi per assecondare le esigenze di spazi da parte delle associazioni in cambio di un auspicato sostegno elettorale. Questo viene da pensare leggendo la delibera n.509 del 27/12/2018 attraverso la quale si demanda al Settore Bilancio l’istruttoria delle richieste pervenute e l’assegnazione di circa 40 alloggi CASE e Map ad altrettante associazioni senza aver espletato alcun bando. Tra le richieste, pervenute al Comune evidentemente tramite passaparola in mancanza di una procedura di evidenza pubblica, non possono non notarsi nomi di consiglieri comunali in carica e collaboratori riferibili all'assessore con delega al patrimonio, nonché vice sindaco. Le preferenze inserite per la richiesta di alloggi in qualche caso riguardano il centro storico o i quartiere limitrofi della città, zone dove la mancanza di alloggi provvisori farebbe pensare addirittura a richieste, evidentemente accordabili, di quelle abitazioni equivalenti entrate nel patrimonio immobiliare dell’Ente. Viene da chiedersi come mai per gli alloggi assegnati ad uso abitativo si è dovuto espletare un bando ad evidenza pubblica per circa 320 alloggi, mentre per le associazioni si proceda ad assegnazioni dirette. E per tutte le altre realtà associative che ne avessero bisogno ci sarà da attendere la prossima tornata elettorale? Singolare infine come il sindaco strepiti sulla nomina del direttore Ater tramite regolare bando, e la cui nomina sarà demandata al futuro governo regionale, quando egli stesso utilizza metodologie di gran lunga più opache e, sotto elezioni, preoccupanti”.

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