L'Abruzzo sul Fatto, tra antistema con Vuitton, ciambellani e voti veri


Regionali alle porte e i grandi giornali si mobilitano: sarà laboratorio politico?


di Leone Protomastro
Categoria: ABRUZZO
01/02/2019 alle ore 10:10



Sara Marcozzi è la praticante diventata avvocato antisistema, con una Vuitton sotto il braccio, per dare uno strapuntino al suo cane. Marco Marsilio è il fascio catapultato in Abruzzo che “poi faccio io”. 

Fabrizio Di Stefano, il candidato zeppo di voti, ma che si è dovuto fare da parte. Giovanni Legnini il grigio calcolatore che non manca mai una traiettoria politica.

Le regionali abruzzesi finiscono sul Fatto Quotidiano di oggi, con un originale reportage di Antonello Caporale. Neve, freddo e 10 febbraio: ci sono i fiocchi bianchi in prima fila ad assistere allo spettacolo delle urne e non potrebbe essere altrimenti, vista la scelta discutibile di non tener conto di ciò che accade in questa regione dal punto di vista meteorologico.

Ma non è tutto, perché Caporale traccia un dipinto anche sociale dei tre candidati, passando dagli affetti personali, come Giorgio Sorial, compagno della Marcozzi e staff man di Di Maio alle abitudini di circostanza. E'il caso degli approcci che pare siamo avvenuti con un nome che da queste parti conta ancora, come Gianni Letta.

E poi il passato scomodo (D'Alfonso) del Pd, gli umori dei territori, le piazze (con le amnesie) di Salvini, la frenesia con cui i leader nazionali stanno affollando le strade e le speranze abruzzesi. Segno che queste regionali, se ce ne fosse ancora bisogno, sono un laboratorio politico utile a comprendere molte evoluzioni, partitiche e strategiche.

Interessanti e, forse, decisive.

 

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