L'Aquila, taglio del nastro per il nuovo stabilimento industriale Leonardo (fotogallery)


Nel centro di eccellenza impiegate 450 persone, per lo più ingegneri e tecnici altamente specializzati. Letta: "ricostruire il tessuto produttivo". D'Alfonso: "Piattaforma estremamente competitiva"


di Maria Elena Cosenza
Categoria: ABRUZZO
25/07/2017 alle ore 14:15



Taglio del nastro per il nuovo stabilimento della ex Selex dell’Aquila, oggi Leonardo, che dopo il terremoto del 2009 è stata provvisoriamente ricollocata negli spazi del Tecnopolo d'Abruzzo. Il nuovo stabilimento del colosso ex Finmeccanica si posiziona nell’area di mercato dell'aerospazio e della sicurezza dove rappresenta un’eccellenza a livello mondiale. Nel capoluogo si occuperà di progettare apparati avionici sia civili che militari, apparati di riconoscimento e trasponditori. Una data importante, quella di oggi, perché il nuovo stabilimento ha incontrato non poche difficoltà nel proprio percorso di insediamento.

“L’Aquila ha bisogno di opportunità e di fiducia - afferma il promo cittadino del capoluogo, Pierluigi Biondi - e l’inaugurazione di questo stabilimento va nella direzione dell’ottimismo e della rinascita”. Anche perché – ha spiegato Riccardo Meloni di Leonardo “si tratta di uno stabilimento di ingegneria ad alta tecnologia: qui si sviluppa tecnologia di altissimo livello che si applica ad aerei militari ma anche ad aerei civili. Sensori di altissima complessità che identificano il nemico/amico. E’ un vero centro di eccellenza”. Realizzata in parte con fondi comunitari tramite un bando regionale e in parte con risorse proprie, la nuova sede è costata circa 8 milioni di euro. A contribuire alla scelta di Selex di restare all'Aquila, oltre 4 milioni di euro per riprendere le attività dopo il terremoto del 2009 grazie ad un accordo firmato nel 2012. Si aggira invece intorno ai 15 milioni di euro, secondo la Fiom Cgil, il quadro complessivo di finanziamenti, tra quelli richiesti e quelli concessi alla Selex dal 2009 ad oggi.

 “È anche grazie al know how di questo sito che Leonardo si è recentemente aggiudicata un importante contratto per l’aggiornamento dei sistemi di identificazione di oltre 350 tra aerei, navi e mezzi di terra del Ministero della Difesa britannico. Siamo dunque certi che il polo produttivo di Leonardo possa rappresentare un importante volano di crescita per la Regione” sottolinea Alessandro Profumo, Amministratore delegato di Leonardo. Che ha aggiunto: “Dare vita ad un polo industriale dove si sviluppano tecnologie all’avanguardia, frutto del lavoro di personale altamente specializzato, è il segno concreto del contributo di Leonardo al rilancio dell’economia del territorio”. “Sono molto fiducioso - dichiara il Governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso - perché la regione ha due miliardi e mezzo di euro per programmi nazionali e comunitari destinati alla crescita e di sicuro una piattaforma di crescita e tecnologia come quella aquilana è senz’altro molto competitiva. L’Aquila ci permette - conclude D’Alfonso - l’infinitamente piccolo con ciò che si studia nei laboratori di fisica del Gran Sasso e l’infinitamente grande attraverso la presenza di Finmeccanica qui”. Presente alla cerimonia anche Gianni Letta, da sempre molto vicino al territorio martoriato dal sisma. “E’ un segno di una rinascita che non si ferma qui, ho visto una ‘selva di gru’, ciò vuol dire che dopo qualche anno di polemiche e di stasi L’Aquila ha ripreso a ‘volare’. L’inaugurazione di oggi è un segno che, aldilà della ricostruzione delle case, monumenti e chiese, bisogna ricostruire quel tessuto produttivo che ridia slancio e vitalità all’economia dell’Aquila e della zona”.

Per ciò che riguarda il risvolto occupazionale, il nuovo sito, che si estende su 4.500 metri quadri, impiega un totale di 450 persone, per lo più ingegneri e tecnici altamente specializzati, di cui 140 di Leonardo e 300 di Thales Alenia Space. Nella regione la società è presente con altri due centri di livello internazionale, quello di Chieti dedicato alla cyber security e il Centro Spaziale del Fucino di Telespazio (joint venture fra Leonardo, 67 per cento e Thales, 33 per cento), per un totale di circa 850 dipendenti.

“Per una volta il denaro pubblico è stato gestito infinitamente bene - afferma il vicepresidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli - perché questa attività è stata realizzata grazie alla partecipazione ad un bando pubblico. Queste sono le cose che determinano un futuro per il territorio. Non ci sarà un incremento dell’occupazione - spiega Lolli - ma quello che può, però, determinare un risultato più che soddisfacente è tutto il contorno di questa importante operazione che rende L’Aquila un’eccellenza.” “Credo che in un mondo come questo - afferma, invece il sottosegretario di Stato della Difesa Domenico Rossi - caratterizzato da profonda insicurezza, è evidente che l’industria della difesa ha un ruolo particolarmente importante, soprattutto l’industria tecnologica”.

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