Progetto Case all'Aquila, tutti i dubbi di Masciocco


Il consigliere comunale su affidamento riscossione tributi all'Agenzia Entrate-Riscossioni


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
25/01/2019 alle ore 08:40



ll consigliere comunale Giustino Masciocco espone tutti i suoi dubbi sull’affidamento della riscossione di tributi e sanzioni, da parte del Comune de L’Aquila, all’Agenzia delle Entrate-Riscossioni
“La giunta comunale, con delibera numero 14 del 14 gennaio 2019, ha inviato al Consiglio comunale, competente per materia, la richiesta di "Affidamento della riscossione coattiva dei soli tributi comunali e delle sanzioni amministrative per violazione del codice della strada".
‘Era ora’, direte voi,  ‘finalmente un'amministrazione che combatte l'evasione, che persegue coloro che sfuggono ai controlli’. Non è proprio così. Provo a spiegare, come illustrato nella conferenza stampa che ho tenuto sull'argomento, che cosa si vuol fare con questa delibera e cosa invece andrebbe fatto. La legge 225 del 1 dicembre 2016 ha sciolto le società del gruppo Equitalia, che svolgevano attività di riscossione, e ha attribuito della riscossione all'Agenzia delle Entrate l'esercizio delle funzioni, da svolgersi attraverso un suo ente strumentale, con natura di ente pubblico economico, denominato Agenzia delle Entrate-Riscossioni. Tale situazione ha comportato che la nuova Agenzia delle Entrate continuasse a svolgere il recupero coattivo dei ruoli che i vari Comuni hanno loro concesso per il recupero, prima del 30 giugno 2017, impedendo, senza la firma della nuova convenzione con l'Agenzia delle Entrate-Riscossioni, la possibilità di consegnarne di nuovi.
Considerato che la norma consentiva all'amministrazione da subito, ovvero dal 1 luglio 2017, di scegliere la nuova tipologia e le nuove forme di recupero coattivo dei tributi e delle sanzioni amministrative (ad oggi  ci si avvale dell'Avvocatura comunale con le note carenze di personale) il Comune ha aspettato, inutilmente, più di 18 mesi, per affidare i recuperi coattivi.
In questo anno e mezzo, dal 1 luglio 2017 ad oggi,  il Comune non ha potuto emettere alcun ruolo, in quanto non vi era alcuna convenzione con soggetti abilitati alla riscossione coatta, con grave ritardo nell'incassare il dovuto.  Si spera che almeno l'interruzione dei termini sia stata effettuata.
In data 29 giugno 2018 la giunta comunale ha deliberato la trasmissione al Consiglio di una richiesta analoga,  "Affidamento della riscossione coattiva delle entrate comunali" ancora in vigore, approdata qualche mese fa in prima Commissione e mai più riproposta per la votazione dell'Aula.  Le due delibere, che propongono di normare la stessa materia, differiscono in modo sostanziale. Quella del 14 gennaio 2019 regola la riscossione coattiva dei soli tributi comunali (Tari, Tasi, Imu, ecc) e delle sanzioni amministrative per violazione del codice della strada. Quella del 29 giugno 2018 riguardava invece tutte le entrate comunali, tributarie, extra tributarie e patrimoniali. 
Vi starete domandando: "quali sono le differenze?"
La delibera di giugno 2018, redatta dalla dirigente Angela Spera e firmata dall'assessore Annalisa Di Stefano, prevedeva il recupero, anche per gli occupanti degli appartamenti del progetto Case e dei Map, relativo ai canoni e ai consumi effettuati. Quella di quest'anno, redatta (chissà perché), dal direttore Tiziano Amorosi, non lo prevede. Quindi, per recuperare il dovuto da questi soggetti,  non si utilizzeranno i mezzi che la legge ha concesso alle Agenzie delle Entrate-Riscossioni (poteri che vengono definiti "investigativi", tali da migliorare e rendere più efficace la riscossione, potendo utilizzare anche le banche dati pubbliche e potendo altresì pignorare le somme direttamente sui conti correnti dei morosi) ma gli attuali sistemi, che hanno dimostrato di non poter incidere più di tanto. Sottoporremo tale situazione alla Procura della Corte dei Conti, risultando evidente, a nostro parere, il danno erariale derivante dal mancato recupero di quasi 11 milioni di euro”.


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