L'Aquila, ecco il bando pubblico "Spazio Bimbi"


Un contributo per allestire spazi dedicati ai più piccoli negli esercizi pubblici


di Anna Di Donato
Categoria: ABRUZZO
24/01/2019 alle ore 15:09



Un bando pubblico per allestire nuovi spazi dedicati ai più piccoli all’interno degli esercizi pubblici. Questo lo scopo della delibera dell’amministrazione comunale con cui è stata disposta l’emanazione di un bando pubblico, lo “Spazio Bimbi”, “che prevede l'erogazione di un contributo a quelle attività che acquisteranno fasciatoi e/o attrezzature per bambini al fine di allestire spazi dedicati ai più piccoli”. 
La richiesta potrà essere inoltrata da esercenti con sede o unità operative presenti nel territorio comunale e in regola col pagamento dei tributi. Il contributo concesso ammonta a max 500 euro, dovrà essere comprovato da documentazione fiscale e di cui euro 100 dovranno essere destinati all’acquisto di fasciatoi e 400 per attrezzature ludiche o arredamento, al fine di allestire uno spazio all’interno dei locali aperti al pubblico. 

BIONDI 

“Una città accogliente si distingue anche da quelli che apparentemente possono sembrare dei dettagli”, commenta il sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi, “Spesso le madri e i padri hanno necessità di attrezzature adeguate per il cambio dei propri figli nei bar o nei ristoranti e può capitare che questi ne siano sprovvisti. Con questa iniziativa non solo puntiamo a colmare questa lacuna ma anche a rendere gli stessi ancora più confortevoli attraverso il posizionamento di attrezzature che possano contribuire all'intrattenimento dei piccoli e il loro divertimento”. 

DE SANTIS

“L’idea è apprezzabile, la volontà di consentire alle famiglie, quindi alle mamme, di avere spazi di questo tipo. Tuttavia, ogni atto dovrebbe calarsi nel contesto sociale, nel quale produce il risultato.
In una città come L’Aquila, ancora alle prese con la ricostruzione, con esercizi pubblici, perché parliamo di bar, locali di questo tipo, spesso non c’è proprio lo spazio fisico perché sono ricollocati provvisoriamente, in modo precario, con spazi ridotti e diventa difficile far sposare la buona idea con la concretezza, con la praticabilità della stessa idea, per via di spazi spesso angusti. Naturalmente chi ha spazio è giusto che lo faccia, va benissimo che un privato prenda un contributo per mettere una struttura al servizio dei bambini ma prima di tutto ciò, bisognerebbe prendersi cura delle strutture pubbliche come gli asili nido ecc., perché si parla di bambini piccoli che potrebbero tranquillamente essere accuditi lì, per tutta la giornata e non solo nella mezz’ora in cui una madre si trova in un esercizio pubblico ecc.”. 

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