Regionali d'Abruzzo: Salvini corteggia Di Stefano


Un ultimo, disperato tentativo di far rientrare l'ex parlamentare nelle file del centrodestra


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
05/01/2019 alle ore 08:52



Mica può lasciare la piazza a Salvini, che ieri a Pescara e a Chieti è stato inseguito e braccato da decine e decine di donne, selfie baci abbracci e sorrisi, un delirio. No che non può lasciargliela, e così ieri sera sul tardi Luigi Di Maio ha annunciato una nuova visita in Abruzzo, a soli 30 giorni di distanza dall’ultima. 

Sarà a Pescara oggi (mentre il ministro dell’Interno si sposterà all’Aquila) e domani anche lui nel capoluogo di regione. Un segno di attenzione per l’Abruzzo e per la candidata 5 stelle Sara Marcozzi, ma anche un segno di grande, grandissima insicurezza. Uniti a Roma, divisi in Abruzzo: Salvini con Marsilio e il centrodestra, Di Maio con la Marcozzi. E tra i tre candidati alla presidenza di Regione, Giovanni Legnini sarà l’unico che non avrà personaggi romani da far scendere in Abruzzo.

La giornata di Salvini, che a Pescara ha presieduto un incontro sull’ordine pubblico e poi a Montesilvano ha incontrato i suoi candidati alla Regione, è culminata con la cena al ristorante Alcione alla quale, sorpresa tra le sorprese, è stato invitato anche Fabrizio Di Stefano.

Un ultimo, disperato tentativo di far rientrare l’ex parlamentare nelle file del centrodestra: l’esito dell’incontro con Salvini si conoscerà soltanto oggi, perché oggi alla fine Di Stefano incontrerà i suoi sostenitori per decidere che strada prendere e riferire le parole del ministro. Un rientro quasi impossibile, perché significherebbe rimetterci la faccia, e anche temuto da alcuni esponenti di Lega e Forza Italia: in ballo ci sono poltrone, che inevitabilmente verranno offerte a Di Stefano per convincerlo a rientrare, e che nel caso saranno sottratte agli appetiti di altri.

Nelle foto ufficiali ieri della convention di Montesilvano non si è visto il commissario della Lega Gianfranco Giuliante, mentre Giuseppe Bellachioma è sempre comparso al fianco del ministro. Il candidato ufficiale del centrodestra Marco Marsilio ha avuto un’accoglienza freddina da Salvini ma lui, imperterrito, gli è rimasto appiccicato addosso, una specie di Paolini della tv e alla cena ha avuto il posto d’onore. Al tavolo ministeriale, con Marsilio, c’erano anche il notaio pescarese Gianluca Fusco, Fabrizio Di Stefano, Bellachioma e Luigi D’Eramo.

Ma ad attendere Salvini non c’erano neppure due importanti esponenti di Forza Italia: assenti, perché in vacanza in montagna, i due parlamentari Antonio Martino e Nazario Pagano, che non hanno partecipato neppure alla riunione del centrodestra di due giorni fa, quella in cui si è verificata la rottura con l’Udc.

Un segnale di grande disimpegno, e d’altronde che Marsilio non piaccia agli alleati e neppure agli elettori, è abbastanza chiaro e l’ha scoperto anche lui leggendo i commenti al suo tweet di ieri: parolacce, commenti che denunciano la sua estraneità all’Abruzzo, insulti, “Marsilio chi?”, “Praticamente avete riconsegnato l’Abruzzo al centrosinistra”, “Ah allora sci”, “Mai e poi mai: prima gli abruzzesi,” “Sai dove si trova l’Abruzzo sulla cartina?”, “Ma torna da dove sei venuto”, e via di questo passo.

Savini con Giulia Donatelli, la più giovane candidata della Lega: 24 anni, maestra di sci, laureanda in Osteopatia.

Insomma, di grane il centrodestra ne ha a volontà. L’Udc che giovedì sera ha abbandonato tavolo dopo il no a Gerosolimo, avviando le trattative con Legnini, deve fare i conti col dissenso: il primo a sfilarsi è stato proprio un consigliere di Roccamontepiano, il paese dell’ex vice presidente del Csm:

“E’ ovvio che – dice Corradino Marinelli – nell’ipotesi vi sia un minimo cenno di appoggio al centrosinistra, saro’ il primo a tirarmene fuori, in qualita’ di consigliere comunale proprio del comune di Roccamontepiano e quale componente da poco entrato a far parte dell’Udc.

Ps: magari adesso, dopo la Meloni e Salvini, verrà in Abruzzo anche Berlusconi. Ne vedremo delle belle.

 

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