I saldi invernali stanno arrivando. Si parte da sabato 5 gennaio 2019 con sconti che oscilleranno tra il 20% e il 50%, budget che per famiglia, ammonterebbe a poco più di 140 euro.
Tutto questo, con l’intento di risollevare gli affari di una categoria che secondo i dati del 2018 non ha fatto registrare picchi significativi.
Come spiega il presidente di Confcommercio Chieti Marisa Tiberio, “i saldi rappresentano comunque una ghiotta occasione per risvegliare i consumi dopo un anno senza botti e senza acuti caratterizzato da molte preoccupazioni per i commercianti che si vedono sempre più schiacciati da consumi che non decollano, dalla concorrenza sleale, dalle vendite incontrollate on-line e da un’imposizione fiscale divenuta asfissiante. Secondo una stima dell’Ufficio Studi di Confcommercio i saldi saranno in linea con quelli dello scorso anno con una spesa pro capite di circa 141 euro a famiglia.
La stagione degli sconti, malgrado tutto, resta una grande opportunità sia per il cliente, che può trovare vere occasioni per acquisti che ha rimandato, sia per i commercianti che potranno affrontare con più serenità le prossime scadenze. Non da ultimo i saldi garantiscono movimento e promettono di ripopolare, come da consuetudine, i centri storici e urbani delle nostre belle città”.
I CONSIGLI DI CONFCOMMERCIO CHIETI
Per le suddette ragioni, la Confcommercio Chieti consiglia di fare acquisti nei negozi di vicinato, in modo da supportarli e non “perdere la grande ricchezza che le vetrine illuminate assicurano alle città anche in termini di sicurezza”.
“Negli ultimi cinque anni”, continua Tiberio, “nel nostro Paese abbiamo perso oltre 100mila esercizi e 250mila posti di lavoro, con 647mila negozi sfitti lungo lo stivale. Il nostro territorio conferma questo trend con dati che promettono di essere addirittura peggiori di quelli nazionali. Le colpe sono da addebitare ad una politica miope ed incompetente che guarda solo ai nuovi insediamenti ed ai posti di lavoro che queste strutture, il consizionale è quanto mai d’obbligo, produrrebbero. I saldi rischiano di perdere tutto il loro proverbiale appeal a causa della corsa sfrenata allo “sconto tutto l’anno”. Basti pensare che i saldi invernali sono stati anticipati da un Black Friday che continua ogni anno ad allungarsi a dismisura con promozioni, sms e coupon creati ad arte per prolungare gli sconti per settimane. Ma queste sono modalità di vendita che non aiutano nessuno e che sviliscono l’intera categoria”, conclude.
VADEMECUM SALDI
Infine, ecco un vademecum fornito dalla Confcommercio Chieti per “saldi sicuri” nel rispetto dei regolamenti ministeriali:
• I cambi dei capi acquistati a saldo sono generalmente lasciati alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter Cod. Civile introdotto dal DL.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile , la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
• Non c’è obbligo per la prova dei capi che è una pratica rimessa alla discrezionalità del negoziante.
• I prodotti in vendita a saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
• È un obbligo del negoziante indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
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