sabato 12 aprile 2025
La Cna Industria Chieti Pescara ha eletto nei giorni scorsi, il suo primo presidente, Giustino Di Donato, imprenditore del settore del legno. Si tratta del primo mandato della nuova associazione, che per il 2019 si è già prefissa diversi obiettivi per lo sviluppo delle imprese territoriali. Quali? Impaginato.it lo ha chiesto al neo presidente, che ci ha illustrato tutte le priorità dell’associazione in vista del nuovo anno.
Quali sono le priorità del suo mandato?
Tra le priorità c’è sicuramente la formazione imprenditoriale. La Cna fino a oggi, in Abruzzo, aveva un bacino di utenza che rappresentava le aziende più piccole, mentre il nostro raggruppamento andrà a rappresentare aziende più strutturate che sino ad oggi sono rappresentate da Confindustria. Ci dovremo collocare nella rappresentanza di aziende al confine tra artigianato e aziende da 50 e più dipendenti, imprese che peraltro, nella nostra Regione, non sono poi tantissime.
Ci scontreremo principalmente con Confindustria ma lo faremo relativamente perché vorrei cercare con loro convergenze sui temi essenziali di interesse per le imprese. Siamo nella fase iniziale e partiamo da una base associativa di 100 aziende per arrivare a contarne, forse, nel giro di qualche mese, qualche centinaio.
Obiettivi del 2019 e modalità di realizzazione?
Mi sono posto dei punti fermi: il primo è la formazione imprenditoriale, perché ritengo che se noi imprenditori riusciamo a fare un percorso di conoscenza, sicuramente sarà più semplice gestire al meglio la nostra impresa con nuovi metodi, sapendo fare in modo che i collaboratori siano anche più efficienti. Tra gli obiettivi vi sono la gestione dell’impresa, l’innovazione di ricerca e sviluppo, il marketing digitale, carta agevolata e internazionalizzazione.
Vorrei creare percorsi formativi che curino la formazione specifica riguardo il controllo di gestione all’interno dell’azienda, aspetti settoriali come formazione tributaria, fiscale e anche formazione del personale affinché sia più efficiente. Mi piacerebbe che tutte le aziende associate possano avvalersi, col nostro supporto, di un controllo di gestione che dia consapevolezza delle potenzialità della propria impresa.
Quale il ruolo della politica nello sviluppo delle industrie e come stimolarla?
Sono stato e sono tuttora vicepresidente del Polo dell’Edilizia e più volte, anche nelle riunioni fatte riguardo tavoli politici, parlando con i politici o con i loro referenti sono sempre stato abbastanza critico sul metodo di gestione e su come venivano presentati i bandi per le aziende. Prima di fare un bando, le aziende devono essere chiamate e parte attiva nella scrittura di tali bandi perché il più delle volte vengono fuori bandi che non sono effettivamente funzionali alle imprese.
Vorrei fare in modo che la politica e i vari dirigenti possano dialogare prima con noi sui tavoli, cosicché nel momento in cui viene fuori un progetto sia funzionale a ciò che poi l’azienda dovrà realizzare.
Associazioni e territori: come tornare al dialogo?
I vari territori hanno tutti delle caratteristiche, delle peculiarità. Noi lavoriamo su Pescara e Chieti dove abbiamo tessuti imprenditoriali differenti. Naturalmente il nostro attuale obiettivo è quello di avere referenti che facciano parte del nostro Consiglio e che conoscano bene la realtà e possano iniziare un confronto con la politica territoriale e poi anche con quella regionale. Se riuscissimo in questo, sono certo che potremo fare il bene delle comunità locali, delle aziende e indirettamente anche il bene dei lavoratori.
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