A circa un mese dalle elezioni regionali, dopo un totonomi durato mesi e la scelta del candidato presidente per il centrodestra ricaduta sul senatore Marco Marsilio, qualcuno ha ancora da dire la sua, e la polemica è subito innescata.
Nei giorni scorsi, infatti, l’ex consigliere regionale Fdi Benigno D’Orazio, ha scritto una lettera al presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, dicendo di essere “fortemente preoccupato per l'esito delle elezioni in ragione della candidatura del senatore Marsilio; ovviamente nulla di personale, anzi, egli è degno della massima considerazione e rispetto”.
Nella lettera, D’Orazio aveva spiegato le ragioni dei sui dubbi sul prescelto: “Da tempi non sospetti ho manifestato tutte le perplessità sulla scelta di un senatore pressoché sconosciuto in Abruzzo anche ai suoi stretti collaboratori (il senatore Urso ne è buon testimone). Mi è sempre stato detto, però, che non si poteva fare diversamente. Ho anche provato a farlo conoscere, a cercare di farlo 'entrare' nelle case degli abruzzesi. Purtroppo, le reazioni non sono positive: c'è un clima di scoramento e rassegnazione, se non di netta contrarietà. Non so se abbia inciso il comportamento degli alleati, che per mesi hanno gettato discredito sulla candidatura, ma sta di fatto che la situazione è davvero preoccupante. Temo possa andare in onda il film 'Morra 2 la vendetta, ossia si possa ripetere quanto avvenuto a Teramo dove la netta ostilità alla candidatura a sindaco del mio amico Giandonato da parte della Lega, insieme ad altri fattori, ci è costata la sconfitta”.
LA RISPOSTA DI MARILENA ROSSI
Alla richiesta di D’Orazio di cambiare Marsilio, è giunta subito la risposta del presidente provinciale Fdi Teramo Marilena Rossi, che in una lettera aperta espone tutte le sue perplessità sull’atteggiamento di D’Orazio: “Stupiscono non poco le dichiarazioni di Benigno D'Orazio sia nella forma che nei contenuti. Nella forma perché D’Orazio, invece di consegnare le sue riflessioni e perplessità circa la candidatura di Marsilio a una lettera aperta, pensata probabilmente venerdì sera, ben avrebbe potuto, più correttamente, rappresentarle in maniera immediata a Giorgia Meloni sabato mattina, nella sua visita in Abruzzo, partecipando all'incontro sulle tematiche ambientali del resto a lui molto care. Nei contenuti perché tali esternazioni non rendono la verità del clima che si respira in Abruzzo, sia all'interno del partito di FdI che nel territorio. La scelta di Marsilio infatti, condivisa da tutta la classe dirigente di Fratelli d'Italia, si sta dimostrando giusta e cresce di giorno in giorno tra gli abruzzesi che riconoscono in lui l'unica candidatura capace di garantire buon governo e discontinuità rispetto alle politiche attuate a vario livello dagli uomini del centrosinistra e che alcun risultato hanno prodotto in regione. Lo sgambetto di fine anno di D'Orazio segna invece, a nostro avviso, il tentativo di giustificare a se stesso (innanzitutto) e poi ai suoi elettori, dopo aver cercato una candidatura nella Lega, dopo non aver accettato una candidatura con Fratelli d’Italia quando si è accorto di non essere il più forte della lista, il suo disimpegno dal sostegno al candidato Presidente del centrodestra e la scelta di partecipare ad altre cene nella disperata ricerca di un posto al sole. Auguriamo a Benigno D'Orazio un fortunato 2019, col sempre rinnovato impegno a recepire quegli spunti programmatici forniti dall'associazione che lui rappresenta e che è ai nostri ambienti, più che ad altri, cara”.
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