Verso le Regionali, Frezza: "Il nostro Abruzzo deve andare...Avanti"


Tutti i punti cardine della visione politica del nuovo rassemblement civico


di Anna Di Donato
Categoria: ABRUZZO
02/01/2019 alle ore 09:48



Avanti Abruzzo e le regionali. Passando per programmi, propositi e perimetro politico. La lista civica Avanti Abruzzo animata da Daniele Toto (Liberal Abruzzo), Giorgio D’Ambrosio (Psi), Gianni Di Pangrazio (Abruzzo al Centro), Lelio De Santis (Idv) e presieduta da Antonio Gabriele Frezza, ha deciso di appoggiare la candidatura dell’ex vicepresidente del Csm Giovanni Legnini.

Su quale progetto politico si basa Avanti Abruzzo e quali le tendenze da invertire? Impaginato.it lo ha chiesto al presidente Antonio Gabriele Frezza

Quale il perimetro politico di Avanti Abruzzo?

Avanti Abruzzo non ha perimetri perché per noi non ci sono confini ma orizzonti.. 

Come nasce e perché il vostro progetto politico?

Siamo un gruppo eterogeneo, coeso che attraversa i sistemi partitici senza rinnegare la necessità della politica, del confronto e della tolleranza delle opinioni. Apartitici quindi ma non apolitici. Non abbiamo nessuna bandiera o vessillo se non quella dell’onestà intellettuale! 

Come invertire la tendenza di una politica distante dai territori?

È politica come gestiamo i nostri rifiuti, è politica come contribuiamo a tenere pulite le nostre città, è politica come utilizziamo il riscaldamento e/o condizionamento, è politica come utilizziamo i mezzi di trasporto o come ci comportiamo nei confronti del prossimo, è politica come educhiamo i nostri figli ma anche come siamo fiscalmente onesti ed è politica anche come ci poniamo quotidianamente e cosa facciamo in concreto nei confronti della nostra collettività.. collettività di cui ci sentiamo parte, di cui abbiamo responsabilità.. questo ci ha spinto a tornare nei territori ad ascoltare, a cercare i veri rappresentanti: donne, uomini che ogni giorno costruiscono, con l’impegno, la quotidianità. 

ll M5s chiede voti contro la politica dei professionisti: può bastare per guidare una Regione che gestisce 3 miliardi di euro?

Gli slogan, le fake news hanno aggredito la democrazia per sostituire ad essa una rappresentanza emotiva. Emotività prodotta da un virtuale che demonizza le capacità e le professionalità condannandoci al pressappochismo di qualcuno che altrimenti non avrebbe modo di arrampicarsi su poltrone che non merita. Un momento storico a cui noi reagiamo proponendo uomini con profili umani e professionali certi, indiscutibili! 

Come Giovanni Legnini può essere discontinuità rispetto a D'Alfonso?

La discontinuità con la precedente amministrazione è la nostra stessa presenza a sostegno di un uomo come Giovanni Legnini, che raccoglie la sfida al di fuori dei recinti partitocratici, formando liste di persone della quotidianità per avere così consiglieri di prossimità territoriale. La discontinuità la faranno gli elettori riconoscendo la concretezza delle cose proposte e la possibilità di attuarle. I nostri sogni sono progetti realizzabili.

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