Ecco perché Legnini può scacciare l'ombra di D'Alfonso


Il neo progetto politico dell'ex numero due del Csm è distante da quello del governo uscente


di Emma Derossi
Categoria: ABRUZZO
21/12/2018 alle ore 15:58



Quanto il neo progetto politico dell'ex numero due del Csm è distante e distinto da quello del governo regionale uscente? Questo il dibattito che sta prendendo piede nei circoli (ristretti e non) dell'Abruzzo che si affaccia alle prossime elezioni regionali.

Punto di partenza, oltre all'autorevolezza di Giovanni Legnini (definito da MIchele Fina su queste colonne "super partes) è la discontinuità con il governo uscente. Tradotta in soldoni: ecco perché Legnini può scacciare l'ombra di D'Alfonso e prospettare un'alternativa credibile e spendibile per il futuro dell'amministrazione regionale, attesa da scelte strategiche per i prossimi decenni.

Volontà di scrollarsi il passato di dosso che si evince sia dalle voci che vorrebbero esserci tensioni tra il candidato alla presidenza della Regione e l’ex governatore, sia dalle sue stesse dichiarazioni: ”Voglio animare un altro progetto politico, che sto tratteggiando e definirò con coloro che vi aderiranno”. 

Legnini si rivolge a tutti, anche gli elettori grillini, ha un obiettivo ben chiaro in testa ed è quello di “una coalizione aperta, civica, rappresentativa non solo del centrosinistra ma di un mondo civico, di una società civile, dei mondi del lavoro, delle professioni, della cultura, dell'istruzione, che saranno molto rappresentati nelle liste”. 

L’ex vicepresidente del Csm sembra mettere d’accordo persino quella parte del Pd che aveva subito uno strappo non indifferente negli ultimi mesi, tanto che all’incontro tenutosi il 20 dicembre a L’Aquila (cui era presente l’ex ministro Pierluigi Bersani) erano presenti il capogruppo Pd Stefano Palumbo, l’ex assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano e il sindaco di Barisciano Francesco Di Paolo che coordina i sindaci del cratere. 

Il piano di Legnini è quello di cambiare tutto ciò che non va e di portare a compimento tutto ciò che invece è stato realizzato positivamente. Sul rinvio delle elezioni è invece categorico, non gli interessa rinviare, ci tiene a rispettare le istituzioni e si atterrà a qualunque decisione in merito. 

 

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