Pescara, verso contributo autonoma sistemazione per sfollati via Lago di Borgiano


Il Comune chiede un tavolo tecnico, Vicesindaco Blasioli: "E' stata una delle più grandi emergenze mai affrontate"


di Silvia Grandoni
Categoria: ABRUZZO
19/07/2017 alle ore 17:44



I residenti sgomberati dalle tre palazzine Ater di via Lago di Borgiano a Pescara potranno chiedere il contributo di autonoma sistemazione (Cas).

Sembra avviarsi verso soluzione l’emergenza abitativa per gli assegnatari degli alloggi civici 14, 18 e 22 che improvvisamente, lo scorso 4 luglio, si erano ritrovati senza un tetto a seguito della dichiarazione dell’Ater di “inidoneità statica” degli edifici e della conseguente ordinanza sindacale che obbligava le famiglie a lasciare gli appartamenti.

Il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, il vicesindaco Antonio Blasioli e l’assessore alle Politiche sociali Antonella Allegrino durante una conferenza stampa hanno illustrato tutte le modalità per effettuare la domanda di accesso al Cas.

 

“E’ stata una delle più grandi emergenze che il comune di Pescara ha dovuto affrontare”, ha esordito in conferenza stampa il vicesindaco Antonio Blasioli. “Pescara è una città di mare- ha proseguito Blasioli- e per questo non siamo abituati ad affrontare i problemi legati al terremoto, ma abbiamo dimostrato di aver saputo reagire e ci siamo adattati. Un ringraziamento doveroso- precisa il vicesindaco- va a tutte le 84 famiglie di via Lago di Borgiano per aver mostrato grande maturità e per aver instaurato un dialogo con l’amministrazione. Abbiamo comunque bisogno di aiuto e per questo abbiamo richiesto un ‘tavolo permanente’ alla protezione civile” ha concluso.

 

“Sono 235 le persone rimaste senza casa - ha detto Allegrino- , 46 hanno trovato fin dall’inizio una collocazione autonoma presso amici e parenti; a 4 nuclei familiari invece in via provvisoria è stata assegnata un’abitazione (due a Pescara e 2 a Spoltore). Per gli altri – riferisce l’assessore – il Comune di Pescara sta lavorando per guidarli a seguire le pratiche richieste per beneficiare del Cas”. Le famiglie o il singolo cittadino la cui abitazione sia stata sgomberata potranno compilare un modulo di richiesta da consegnare al Comune per ottenere un contributo minimo di 400 euro fino ad un massimo di 1300 euro, a seconda del numero dei componenti familiari, della presenza di una persona con handicap o con invalidità, o di persone con più di 65 anni. Possono fare richiesta del contributo i nuclei familiari che abbiamo provveduto autonomamente a trovare un alloggio alternativo senza carattere di stabilità, compresi gli affittuari degli immobili e chi usufruiva gli alloggi in strutture pubbliche o private sgomberati in seguito al terremoto.

Per poter usufruire del Cas il cittadino deve aver risieduto stabilmente e in modo continuativo nell’abitazione colpita dal terremoto o dimostrare, con apposita documentazione, che alla data dei terremoti o del 24 agosto o del 26 o del 30 ottobre abitava stabilmente in un edificio inagibile.

Attualmente il Cas è disciplinato con ordinanze di protezione civile, che hanno effetto fino alla scadenza dello stato di emergenza (180 giorni con eventuale proroga di ulteriori 180 giorni). La data della percezione del contributo di autonoma sistemazione decorre dal giorno a partire dal quale il benefeciario ha provveduto alla sistemazione autonoma del nucleo familiare. L’ulteriore proseguimento del Cas sarà stabilito in base alle disposizioni che riguarderanno la fase di ricostruzione degli alloggi.

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