Abruzzo, no del Csm a riconferma giudice Romandini a Commissariato usi civici


Respinta la richiesta di rinnovo dell'incarico da parte del magistrato. Che ha presieduto la Corte di Assise del processo sui veleni di Bussi


di Ilaria Proietti
Categoria: ABRUZZO
19/07/2017 alle ore 12:37



Via ad un nuovo corso al Commissariato per la liquidazione degli usi civici in Abruzzo. Da qualche giorno infatti si è chiuso il bando per individuare il successore di Camillo Romandini, il magistrato che peraltro ha presieduto la Corte di Assise del processo sui cosiddetti veleni di Bussi. Romandini è stato promosso consigliere di Corte d’Appello a Roma.

Fino a poche settimane fa prestava servizio come giudice del Tribunale di Chieti, svolgendo inoltre, fin dal 2012, anche l’incarico di aggiunto al Commissariato per gli usi civici che ha sede all’Aquila. In questo ruolo si è occupato negli anni di casi spinosissimi come quello dell’uso del demanio pertinente il traforo del Gran Sasso. O dei ripetitori su terreni gravati da uso civico sul colle di Monteluco di Roio.

Il magistrato aveva chiesto di mantenere lo stesso ruolo anche per i prossimi quattro anni, ma il Consiglio superiore della magistratura ha deciso diversamente. La terza commissione di Palazzo dei Marescialli ha infatti respinto la sua domanda (presentata il 21 novembre scorso) rilevando come la richiesta di rinnovo presentata da Romandini non potesse essere accolta “in quanto nei confronti dell’istante risultano pendenti procedimenti disciplinari”. Il Csm ha quindi deciso di non confermarlo nell’incarico come si evince dalla delibera di un mese fa con cui è stato indetto un interpello per trovare un altro magistrato disponibile a ricoprire il ruolo.