Teramo, al via i laboratori di azione civica e di ricostruzione urbana partecipata


Presso la sede dell'Ordine degli Architetti di Teramo la presentazione


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
10/12/2018 alle ore 19:46



Si terrà domani, alle ore 11.00, presso la sede dell'Ordine degli Architetti di Teramo, sita in C.so de Michetti, n.35, la conferenza stampa di presentazione del progetto “Laboratori di azione civica e di ricostruzione urbana partecipata”.

Le finalità dei laboratori sono:

1)Sviluppo e rafforzamento della cittadinanza attiva, della legalità e della corresponsabilità, anche attraverso la tutela e la valorizzazione dei beni comuni.

2)Contrasto alle solitudini involontarie, specie nella popolazione anziana, attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento partecipato.

Considerate le previste attività di ristrutturazione e ricostruzione del Polo Scolastico comprendente il Liceo Scientifico A. Einstein, l'IPSIA E. Marino, l'ITIS E. Alessandrini e la scuola elementare, a causa dei danni post sisma, e l'imminente avvio delle attività di progettazione in tal senso, si è ritenuto opportuno cogliere questa opportunità per sollecitare ed avviare, con una parte delle popolazione di Teramo, alcuni processi virtuosi:

1)favorire la presa di coscienza nella popolazione e soprattutto nei giovani, di una cultura di partecipazione, della legalità e della responsabilità civile;

2)avviare la costruzione di un coordinamento operativo e metodologico tra soggetti sociali, i quali non hanno mai costituito una rete;

3)sollecitare un riavvicinamento generazionale tra giovani ed anziani con conseguente rivalorizzazione di aspetti culturali, tradizioni, valori, competenze;

4)favorire l'avvicinamento e la partecipazione della popolazione scolastica (studenti, genitori, docenti, personale non docente, dirigenza) al e nel contesto sociale, e l'esperienza di quanto sia importante recuperare un proprio ruolo attivo nelle questioni di pubblico interesse, sia come singoli cittadini che come rete

5)promuovere la percezione e la consapevolezza del rischio (sismico, ambientale da inquinamento delle acque, ecc.) cui il territorio è esposto e, conseguentemente, la necessità di un diretto e consapevole coinvolgimento della popolazione sia alle azioni di una ricostruzione partecipata (Ord. n.36 dell8 settembre 2017) che a quelle di pianificazione dell'emergenza (art. 18 del nuovo Codice di Protezione Civile).

Il "modello" fisico scelto per realizzare tali obiettivi è pertanto la Scuola vista, però, in prospettiva, come luogo di aggregazione sociale e culturale, come luogo da utilizzare oltre il solo scopo d'istruzione, sia in termini di tempo che di spazio. Una struttura urbana minima dunque che cambi il punto di vista sugli spazi pubblici, osservando la città attraverso il tema della sicurezza e della risposta all'emergenza, che costituisca il sistema essenziale dell'organismo urbano: il sistema di percorsi, gli spazi aperti, le funzioni urbane, gli edifici strategici. Andando pertanto verso un cambiamento di percezione della città pubblica e dello spazio pubblico: uno spazio pubblico sicuro.

Ciò che il progetto vuole realizzare, in sintesi, è una consapevolezza critica del territorio che stimoli un'azione personale, una partecipazione dei singoli per fronteggiare il problema. L'obiettivo è quello di partire da un'area "campione", definendo un modello potenzialmente replicabile, grazie al quale un abitante, in forma singola o associata, possa avere gli strumenti per orientarsi nella messa in sicurezza del proprio quartiere.

L'"oggetto" individuato insieme con la Provincia di Teramo è il quartiere nel quale è sito il complesso di Scuole che ricomprende il Liceo Scientifico A. Einstein, l'ITIS, l'IPIAS e la scuola primaria, situato a Teramo tra via Flaiani, via Sturzo e via S. Marino, su un'area di oltre 33.000 mq.

Diversi sono i partners che collaboreranno a questa iniziativa: CittadinanzAttiva (che è la promotrice del progetto), la Provincia, il Comune, le Scuole succitate, l'Ufficio Scolastico Provinciale, Ordini Professionali (Architetti, Ingegneri, Geologi), Università di Teramo, Facoltà di Sociologia, Protezione Civile Gran Sasso, Auser, SPI.

I referenti di ogni Ente Partner formeranno insieme il Tavolo di Coordinamento.

Il Tavolo Operativo sarà composto da chi opererà direttamente per ascoltare, raccogliere, interpretare e sistematizzare le narrazioni dei ragazzi sulla situazione attuale e di tutti gli adulti del territorio coinvolti (docenti, anziani, genitori, abitanti del quartiere), le loro esigenze, i timori, i desideri, le loro idee progettuali in merito alla porzione di città da ripensare e ricostruire; quindi sarà costituito da sociologi, psicologi, docenti, volontari della Protezione Civile, professionisti degli Ordini coinvolti.

Sono certamente previste attività preliminari di informazione e sensibilizzazione al fine di formare un gruppo di lavoro composto da studenti, adulti ed anziani.

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