Basso Sangro Trigno, arriva una "centrale" per l'assistenza territoriale


Un'infrastruttura per valutare il bisogno dei soggetti fragili e aiutarli nel proprio domicilio


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
29/11/2018 alle ore 18:44



Un’infrastruttura per valutare il bisogno dei soggetti fragili e attivarsi per dare risposte efficaci, con l’ausilio delle tecnologie a servizio della salute. Questa l’idea della Asl Lanciano Chieti Vasto, sottoscritta in un protocollo d’intesa tra il direttore generale Pasquale Flacco, il sindaco di Montenerodomo Antonio Tamburrino e i legali rappresentanti dell’ente capofila dell’Ambito 14  Alto Vastese Saverio Di Giacomo e dell’Ambito 12 Sangro Aventino, Arturo Scopino
La Centrale ha l’obiettivo di fornire un servizio su misura ai soggetti fragili. Ad esempio, “se un soggetto fragile è costretto a un ricovero per il riacutizzarsi della patologia, viene intercettato dalla Centrale, collegata agli ospedali, che ne segue la degenza e attiva, già prima della dimissione, tutto il percorso successivo, come l'assistenza domiciliare, un trasferimento in Rsa o in struttura riabilitativa,  oppure un supporto di tipo sociale qualora il contesto familiare di riferimento lo richieda. L’obiettivo è accompagnare i pazienti fragili nella transizione nei luoghi di cura, così da garantire a ciascuno un setting assistenziale appropriato, per approdare a migliori risultati in termini di salute”.
La struttura verrà collocata nella sede del Patto territoriale Sangro Aventino, a Santa Maria Imbaro
La stessa Asl fornisce i numeri che hanno portato all’ideazione del progetto “Centrale” nelle suddette aree: “L’area interna  Basso Sangro - Trigno ha un alto indice di vecchiaia, con il 34% di ultra 65enni, che invece a livello nazionale sono il 21,5%. A fronte di una popolazione complessiva di 23.944 abitanti nei 33 Comuni dell'area, sono stati censiti 4.486 soggetti fragili, pari al 22%, vale a dire in età superiore ai 65 anni e affetti da malattie croniche. L'età media dei fragili è di 80,4 anni, (mentre 51,8 quella della restante popolazione), il 78% soffre di una o più patologie croniche, presentano un tasso di mortalità tre volte superiore, hanno probabilità di ricoverarsi 20 volte di più, spesso in urgenza e per il 34% dei casi  in modo inappropriato. Inoltre rischiano di rivolgersi al Pronto soccorso 14 volte in più dei non fragili, e assorbono il 58% delle risorse assistenziali complessive”. 

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