Arezzo, spara al ladro e lo uccide. È giusto avere un'arma per difendersi?


Il negoziante aveva subìto già 38 furti. Ecco cosa ne pensano Di Stefano, De Santis, Sclocco, Profeta


di Anna Di Donato
Categoria: ABRUZZO
29/11/2018 alle ore 18:50



Spara al ladro e lo uccide. È successo ad Arezzo, dove un commerciante, un gommista di 57 anni, dopo l’ennesimo furto (ne aveva già subìti 38 e dormiva in negozio) ha sparato alle gambe di un moldavo di 29 anni, armato di piccone. Uno dei proiettili ha reciso l’arteria femorale del bandito provocandone la morte. Ora il gommista è indagato per eccesso di legittima difesa. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini dice che sta dalla parte di chi si difende.

Che cosa ne pensa il panorama politico abruzzese? Impaginato.it lo ha chiesto al candidato delle civiche Fabrizio Di Stefano, il segretario regionale di Italia dei Valori Lelio De Santis, all’assessore regionale alle Pari Opportunità Marinella Sclocco e il presidente regionale dell'associazione Noi per la Famiglia Carola Profeta

 

FABRIZIO DI STEFANO

“Credo che la legittima difesa sia un diritto prioritario. Lo ha affermato recentemente anche il giudice Nordio. Si tratta poi di discutere quando vi è un eccesso di legittima difesa. Purtroppo però troppo spesso assistiamo ad una giustizia che non è comprensiva nei confronti di chi difende il proprio diritto ad essere libero in casa propria o nella propria attività commerciale come in questo caso, ma invece dimostra troppa disponibilità a comprendere le ragioni di chi compie reati. Come sempre, la ragione sta nel mezzo ma certamente chi difende la propria libertà ha una ragione in più di chi invece lede la libertà altrui”. 

 

MARINELLA SCLOCCO

“Salvini parla tanto di sicurezza, ma la sicurezza la deve garantire lo Stato e non il singolo cittadino al quale viene messa in mano una pistola. Sappiamo bene cosa succede in America, dove bambini sparano ai bambini nelle scuole. È una follia quello che lui pensa. Salvini dovrebbe pensare a eliminare la causa, dovrebbe pensare ai 38 furti. Certo con il decreto sicurezza che ha presentato e fatto approvare ieri, non risolverà nulla, anzi. Gli immigrati che vengono non vogliono restare in Italia ma sono costretti poiché i tempi per dar loro lo stato di rifugiati sono lunghissimi. I tempi li decide lo Stato. Se facessero commissioni più veloci e in più punti d’Italia essi andrebbero in altri luoghi. Invece li fanno restare qui 2 anni e lui, con questo decreto, ha tagliato completamente le attività che venivano svolte qui per tenerli occupati e per far sì che ci fosse un minimo di integrazione. Quelle attività sono state tagliate e ora i migranti resteranno qui 2 anni senza fare nulla e questo potrebbe favorire il loro ingresso nella criminalità organizzata poiché quando si vive nel disagio si è disposti a tutto. Quindi Salvini pensasse a fare le politiche giuste per difendere e rendere sicure le città e i cittadini più che pensare a dare in mano una pistola ai cittadini singoli. Che poi certo, per ottenere il porto d’armi bisogna sottoporsi a procedura psichiatrica ma non vuol dire nulla, nessuno è perfetto. A questo proposito, l’esempio più grande sono i due signori di Lanciano finiti sulle cronache nazionali per essere stati malmenati dai ladri che li hanno legati e massacrati. Nonostante questo, il padrone di casa ha detto che non sarebbe mai stato capace di usare nessun’arma contro un suo simile. Detto da una persona che ha rischiato la morte è un esempio di italiano vero”. 

LELIO DE SANTIS 

“Premetto che sono il segretario regionale di Italia dei Valori, partito che l’anno scorso ha raccolto 2milioni e 200mila firme per cambiare la legge sulla legittima difesa, per consentire a chi sta a casa in determinate situazioni, come ad esempio quando viene minacciato con un’arma o quando c’è un pericolo reale, di potersi difendere. Questo perché non è possibile che una persona nella propria casa o in un negozio debba subire minacce e non potersi difendere. Chiaramente, però, devono esserci comprovate condizioni, che non significa che uno stia saltando il cancello e gli si spara. Deve esserci un pericolo immediato. Che poi invece Salvini (la Lega) abbia strumentalizzato questa cosa giocando sulla paura della gente e prendendo buona parte del nostro disegno di legge portandola lui al Senato è una cosa che meriterebbe un discorso a parte, senza menzionare mai chi ha raccolto le firme e qual è stata la forza politica che ha portato avanti tale discorso. Io, con chi ha firmato la petizione, sono per la possibilità di difesa in casa o in un negozio ma in presenza di pericoli immediati, evidenti, palesi, non deve certo diventare un far west, non bisogna farsi giustizia da sé perché non è questo il punto”. 

 

CAROLA PROFETA

“L’amore verso se stessi resta un principio fondamentale della moralità. È quindi legittimo far rispettare il proprio diritto alla vita. Chi difende la propria vita non si rende colpevole di omicidio anche se è costretto a infliggere al suo aggressore un colpo mortale:

« Se uno nel difendere la propria vita usa maggior violenza del necessario, il suo atto è illecito. Se invece reagisce con moderazione, allora la difesa è lecita [...]. E non è necessario per la salvezza dell'anima che uno rinunzi alla legittima difesa per evitare l'uccisione di altri: poiché un uomo è tenuto di più a provvedere alla propria vita che alla vita altrui ». (cit. Art.176 Diritto Canonico)

«La legittima difesa, oltre che un diritto, può essere anche un grave dovere, per chi è responsabile della vita di altri. La difesa del bene comune esige che si ponga l'ingiusto aggressore in stato di non nuocere. A questo titolo, i legittimi detentori dell'autorità hanno il diritto di usare anche le armi per respingere gli aggressori della comunità civile affidata alla loro responsabilità».(cit. Art. 2265 Diritto Canonico). 

La persona in questione ha subìto 39 furti, quindi lo Stato è doppiamente complice perché in un Paese in cui c’è grande dibattito sui diritti civili, i diritti dell’uomo, dov’è la difesa quando si tratta dei diritti di un uomo di stare tranquillamente nella propria casa o nella propria attività, poter staccare da lavoro, avere una famiglia ecc?.

Sono arrabbiata con la magistratura perché bene o male le leggi ci sono e verrà approvata la legittima difesa probabilmente per togliere quella discrezionalità di cui a quanto pare i giudici non riescono proprio a fare a meno, così non vi saranno più margini. Non c’è certezza della pena e la legge non è uguale per tutti perché se scatta subito la denuncia per una persona che sta difendendo la sua casa e la sua proprietà per eccesso di legittima difesa e non si riesce a tener dentro 39 persone che hanno fatto 39 furti…Le forze dell’ordine italiane sono preparate e sono certa che la metà dei ladri vengano arrestati, ma vengono scarcerati il giorno dopo…Se una persona ha subìto 39 furti vuol dire che si percepiva che quella era una zona franca e che quell’uomo fosse solo…Non sono d’accordo con Salvini, di più! Piena solidarietà dunque a questo signore. Tra l’altro, la mia associazione si è sempre occupata di rito abbreviato e legittima difesa che sono due facce della stessa medaglia e che ho supportato anche a livello politico”. 

 

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