Case popolari a Chieti, Fdi: perché corsie preferenziali per gli stranieri?


Di Paolo: "Basta autocertificazioni, fermiamo situazioni di irregolarità"


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
28/11/2018 alle ore 12:48



Il Capogruppo di Fratelli d'Italia al Consiglio Comunale di Chieti, Marco Di Paolo, a seguito delle modifiche apportate lo scorso luglio dalla Regione Abruzzo alla legge regionale n.96/96 disciplinante l'assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, ha presentato un Ordine del Giorno da discutere in Consiglio.

I punti previsti da tale Ordine del Giorno hanno l’obiettivo di impegnare Sindaco e Giunta a richiedere formalmente la modifica della Legge Regionale in questione, affinché i cittadini stranieri che intendano accedere all'edilizia residenziale pubblica, attestino i propri requisiti mediante certificati rilasciati dalla competente autorità dello Stato estero ed autenticati dall'autorità consolare italiana che ne verifichino la conformità all'originale.

Ecco le parole del Capogruppo Di Paolo: “Ai cittadini stranieri che intendono accedere all'edilizia residenziale pubblica nel rispetto della normativa statale in materia di immigrazione, oggi è richiesta una residenza regolare, di almeno cinque anni consecutivi, nel territorio nazionale. Contemporaneamente, per effetto della recente riforma, al cittadino viene richiesta anche la documentazione concernente l'assenza di condanne passate in giudicato negli ultimi dieci anni dalla data di pubblicazione del bando, per reati di particolare gravità per i quali la legge prevede la pena detentiva non inferiore a cinque anni e, terzo requisito, il non essere titolare di proprietà, usufrutto, uso ed abitazione di alloggi ubicati sul territorio nazionale e in qualsiasi altra località”.

Ha poi aggiunto Di Paolo che sebbene il primo requisito, ovvero la residenza nel territorio nazionale, sia facilmente verificabile attraverso l'esame della documentazione attestante l'ingresso del cittadino straniero nel nostro Paese, sul secondo e terzo punto (inesistenza di condanne penali e impossidenza), le amministrazioni che si trovano ad evadere l'istruttoria e a controllare la veridicità delle dichiarazioni dei cittadini stranieri risultano impossibilitate ad effettuare regolari controlli al di fuori del territorio italiano.

Ha quindi rimarcato: “Questa è una situazione paradossale. A parità di requisiti presentati, infatti, il cittadino italiano che rispetta la legge potrebbe vedersi "surclassato" in un suo diritto dal furbetto straniero di turno che magari nel suo paese di origine ha a suo carico un casellario giudiziale con carichi pendenti o abitazioni di proprietà per le quali risulta impossibile effettuare controlli sulla scorta delle autocertificazioni prodotte. Le istanze fornite dal cittadino italiano sono oggetto attento di verifica, perché non dovrebbe essere lo stesso per i cittadini stranieri? Perché le amministrazioni pubbliche dovrebbero avvantaggiare cittadini i cui requisiti non sono accertabili?”

Ha infine concluso il Capogruppo: “Al fine di scongiurare l'assegnazione di un alloggio popolare a chi non ne ha diritto, al fine di rispettare la legge, vista l'impossibilità di effettuare regolari controlli sulla veridicità delle dichiarazioni rese dagli stranieri, mi sono fatto promotore di un OdG da discutere in Consiglio, all'esito del quale, se sarà approvato, impegnerà Sindaco e Giunta a richiedere formalmente alla Regione Abruzzo la modifica della Legge Regionale riguardante l'accesso all'edilizia residenziale pubblica”, aggiungendo che gli stranieri che intendono accedere alle abitazioni pubbliche, al pari degli italiani, devono attestare i propri requisiti mediante certificati rilasciati dalla competente autorità dello Stato estero ed autenticati dall'autorità consolare italiana.

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