Come sta in salute il Centro Turistico del Gran Sasso?


I capigruppo de Il Passo Possibile e del Pd aquilano, parlano di grave situazione debitoria


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
28/11/2018 alle ore 08:07



La situazione economica del Centro Turistico del Gran Sasso sarebbe piuttosto grave secondo quanto denunciato dai capigruppo rispettivamente de Il Passo Possibile e del Pd aquilano Paolo Romano e Stefano Palumbo. In una nota, i due hanno illustrato nel dettaglio la situazione, dicendo di aver chiesto al presidente della I Commisione consiliare del Comune de L’Aquila di continuare nei controlli sulle società partecipate dell’Ente comunale, ripartendo proprio dal suddetto Centro turistico che insieme all’Ama, desterebbe maggiori preoccupazioni. Tutto ciò si evincerebbe, secondo Romano e Palumbo, dal bilancio e dalle continue note preoccupate del Collegio sindacale. 

“Una situazione da tenere sotto attenzione”, spiegano Romano e Palumbo, “soprattutto in vista della nuova stagione invernale ormai alle porte. L'andamento delle stagionali vendute, l'iter seguito per la manutenzione della funivia, sono elementi che andrebbero resi pubblici, in modo da permettere ai cittadini una valutazione oggettiva, dopo una stagione fallimentare come quella passata, sul rilancio, effettivo o solo annunciato, della nostra amata montagna. Informazioni tenute in gran riserbo persino ai consiglieri comunali, nonostante la richiesta di accesso agli atti (da noi formulata più di un mese fa) e le nostre continue sollecitazioni alle quali i vertici dell'azienda hanno preferito soprassedere e andare oltre. Sotto l'aspetto prettamente amministrativo, l'avv. De Nardis in una sua relazione, aveva sottolineato i seguenti problemi: rilevante posizione debitoria, violazione reiterata degli indirizzi gestionali dell'Ente controllante, non ottimale impiego e rendicontazione delle somme stanziate dal Comune dell'Aquila, grave trascuranza degli obblighi di custodia e valorizzazione del patrimonio aziendale, mancato riscontro alla richiesta di dati inerenti il servizio di trasporto pubblico locale, ritardi nell'affidamento delle strutture ricettive, nonché improprio utilizzo delle risorse Cipe, criticità che avrebbero potuto e che potrebbero ancora oggi causare danni alla società del Centro Turistico. In proposito però, a pagare per tutti è stato l'ex amministratore Giuliani, ma nulla si è saputo in seguito in merito agli interventi effettuati, qualora siano stati fatti realmente, prima dal "commissario" e successivamente sotto la gestione Pignatelli. La sopravvivenza (se non il rilancio) del Centro Turistico del Gran Sasso passa per un maggior coinvolgimento dal basso e per la trasparenza delle azioni intraprese; per questo chiediamo con forza una commissione in grado di dare risposte concrete, invitando se possibile, oltre l'Assessore competente, anche il dirigente con delega alle società partecipate, i vertici dell'azienda e i sindacati”.

 

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