"Italia Disunita tra populismo e sovranismo": la versione di Provenzano

Si intitola “Italia Disunita tra populismo e sovranismo” ed è l’ultimo libro di Francesco Provenzano, autore, giornalista professionista che svolge la sua attività presso il Senato della Repubblica, direttore responsabile dell’Agenzia di Stampa Ital.

Già autore delle pubblicazioni “Dall’Interno della Lega” (Presse Libri Italia degli Editori, 2010), “Federalismo, Devolution, Secessione. La storia continua... ritorno al futuro” (Pellegrini Editore, 2011), “Game Over. Il default della politica” (Pellegrini Editore, 2012), “Francesco il Papa della Povertà e del Cambiamento” (Pellegrini Editore, 2013) e "Un viaggiatore tra Borghi e Città- Dal centro al Sud alle Isole alla Scoperta di Cultura Storia e Tradizioni"(Pellegrini Editore, 2017), Provenzano è alla sua sesta pubblicazione. 

Ne “L’Italia Disunita tra populismo e sovranismo” (opera che verrà presentata il 3 dicembre ore 18  a Cosenza al Terrazzo dell'Editore Pellegrini), l’autore affronta diversi temi tra cui Unità d’Italia, divario tra Nord e Sud, patriottismo, valori democratici, modernità. Per saperne di più, Impaginato ha intervistato l’autore che ci ha illustrato più dettagliatamente i temi cardine della sua opera. 

Nell’introduzione si parla di Unità d’Italia, patriottismo, valori democratici, modernità.  Quale il filo conduttore che unisce queste tematiche?

L’elemento essenziale che deve far riflettere è quello legato a una politica fallimentare, che non è riuscita a portare a termine quelle riforme economico-sociali che il Paese attende da anni. Questi programmi di riforma non attuati hanno portato gli italiani alle urne, a scegliere populismo e sovranismo, portando ad una disunità del Paese. Concordo con il collega Paolo Falliro che nell’introduzione scrive che manca una prospettiva credibile, innovativa e determinata.

Populismo e sovranismo. Che cosa sono e perché avrebbero disunito l’Italia? 

Il populismo è quell’ideologia che considera la società fondamentalmente separata in due gruppi omogenei e antagonistici, ’il popolo puro’ verso ‘l’elite corrotta’. In Italia il populismo si identifica nell’antisemitismo ed in una politica antieuropea, mentre il sovranismo è quella posizione politica che propugna la difesa o la riconquista della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato, in contrapposizione alle istanze e alle politiche delle organizzazioni internazionali. Dal risultato delle elezioni del 4 marzo scorso è emersa una forte spaccatura fra due fronti, quello a Nord Sovranista-leghista e quello al Sud Populista-penta stellato. 

Nord e Sud Italia: quali sono le cause di un divario così grande?

Le problematiche inerenti sia al Sud che al Nord non sono state risolte e unite agli errori commessi dai partiti che hanno governato, hanno dato vita al populismo e al sovranismo, movimenti esplosi per la frattura di vecchi equilibri esistenti appunto tra Sud e Nord. Mentre al Sud non c’è stato quello sviluppo che avrebbe portato certamente ad una crescita, il Nord ha avuto una forte espansione economica. Queste sono state le cause del divario, oltre ad altri fattori che hanno portato alla disunità dell’Italia.

Quale messaggio ha voluto trasmettere ai lettori?

Il mio messaggio è semplice e chiaro: la maggioranza del popolo italiano ha dimostrato sfiducia in una classe politica che si è dimostrata inetta, fallimentare e inaffidabile e ciò ha fatto in modo di allontanare il Popolo votante.  Voglio dire, però, agli italiani, che l’antisemitismo né tantomeno il razzismo e l’antieuropeismo cavalcati da Salvini sono la panacea che guarisce i mali del nostro Paese. L’antieuropeismo può portare ad un isolamento dalle conseguenze economico-sociali imprevedibili. Inoltre, aggiungo che non bisogna credere né alle favole e né al libro dei sogni che ci vengono raccontati dai 5 stelle illudendo tutti. 

Progetti futuri?

Vorrei scrivere un romanzo storico artistico autobiografico in cui poter narrare il cursus della mia vita. 

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