Pensateci: mettiamo che sia vero (e non lo è) che i gialloverdi sbagliano tutto come s'affannano a spiegarci su giornali e tv. Mettiamo che per questo, per manifesta incapacità e non per pregiudizio politico, la manovra del governo sia stata bocciata dalla Commissione europea. Mettiamo inoltre che Salvini e Di Maio siano solo dei giovanotti "immaturi" e pure un po' presuntuosi.
Ecco, tutto ciò premesso, c'è qualcuno che voglia dirci cos'è che bisogna fare? Qualcuno che voglia indicarci qual è la strada giusta, quali le misure per soddisfare l'Ue e far tornare l'Italia a crescere?
Pensateci. La questione è elementare: chi dice che è tutto sbagliato, che è tutto da rifare, che stiamo in mano a neofiti incapaci (mentre quelli di prima, tipo Padoan e Renzi, altroché se capacità avevano!) adesso non ha più scuse ne' alibi.
Adesso deve parlare. E deve spiegare agli italiani cosa è giusto fare. Quali siano i provvedimenti necessari e urgenti da varare. Ma, deve farlo subito. Altrimenti da tutta quella scienza infusa ne discenderebbe null'altro che il solito, vecchio andazzo nostrano di ciurlare nel manico.
Il professore/senatore a vita Mario Monti, il governatore della Bce Mario Draghi, il governatore di Bankitalia Vincenzo Visco e giù per li rami fino al semprepresente Tito Boeri dell'Inps o al semprepronto Carlo Cottarelli (con tanto di Fabio Fazio in spalla) ecco, tutti questi soloni, tutta questa genialità condensata che (dicono) il mondo ci invidia, dovrebbe fare una cosa semplice semplice: stilare l'elenco del da farsi.
Cosa mai ci vorrà? Per loro che masticano la materia da sempre e non pensano, come disse Cossiga, che "l'economia è un grande imbroglio politico" dovrebbe essere un gioco da ragazzi mettere nero su bianco le misure adatte, dirci cosa serve. E dirlo adesso. Hanno età, esperienza e titoli. Hanno seguito e attenzione tra i media.
Eppure non lo fanno. Tacciono. Nessuno di loro, sempre pronti a bacchettare e ammonire, ci spiega ciò che è giusto, quel che si deve fare. Fateci caso. Sanno sempre tutto di conti, di banche, di debito, di interessi, di pensioni, di mercati, di spread ma, restano afoni sul da farsi. Possibile? Strano.
A meno che la ricetta, l'unica che hanno in mente, non sia quella scritta da chi comanda davvero a Bruxelles. Quella che ha già strangolato la Grecia e salvato le banche francesi e tedesche. Pensateci.
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